Femminicidio: donna uccisa dal compagno in vacanza
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Femminicidio: uccisa a calci e pugni dal compagno

Violenza donna ragazza

Il brutale omicidio è avvenuto in Croazia dove la coppia era in vacanza.

Una donna di 40 anni, Nina Gryshak è stata uccisa dal suo compagno durante una vacanza in Croazia. Nina era madre di due figlie ed era di origini ucraine anche se era residente in Italia da diversi anni. La giovane donna viveva a Medole, in provincia di Mantova ma l’orribile episodio è accaduto ad Umago, in Croazia. Nina si trovava in vacanza lì con il suo compagno di 30anni Marcello Passera, autore dell’omicidio.

Quella che doveva essere una vacanza in relax si è presto trasformata in un terribile incubo per la donna. La lite è trascesa in violenza fino alla morte della donna. Il responsabile è il 30enne italiano già arrestato dalle autorità croate. La morte sarebbe appunto trascesa da una violenta lite che l’uomo ha trasformato in un’aggressione. Ad avvisare le autorità e i soccorsi sono stati probabilmente i vicini nel cuore della notte. Quando è arrivata l’ambulanza la donna era ancora viva.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Violenza donna ragazza
Violenza donna ragazza

Donna aggredita e uccisa dal compagno

I soccorritori l’hanno trovata con gravissime lesioni, contusioni e ferite in tutto il corpo. La donna è morta poco dopo l’arrivo dei soccorsi e subito è stato arrestato il compagno che è in fermo di 30 giorni nel carcere di Pola.

Nina era molto conosciuta anche in provincia di Brescia dove aveva vissuto alcuni anni prima di trasferirisi a Medole. Il suo ex marito aveva lavorato a Padenghe: insieme hanno avuto due figlie, la più grande ha circa 20 anni, la seconda frequenta le scuole medie. Nina frequentava gruppi di donne ucraine della Bassa Bresciana: negli ultimi mesi era in prima linea in attività di solidarietà a sostegno dei profughi in fuga dalla guerra.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Agosto 2022 10:35

Omicidio Giorgiana Masi, dopo 45 anni non c’è ancora giustizia 

nl pixel