La giunta leghista di Ferrara si aumenta lo stipendio. Il sindaco si difende: “Non rubiamo nulla. Qui siamo in trincea”.
FERRARA – La giunta leghista di Ferrara si aumenta lo stipendio ed è subito polemica. La decisione di alzare del 10% i guadagni del sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale ha provocato una dura reazioni delle opposizioni nazionali e locali con al centro della polemica proprio il primo cittadino che si difende ai microfoni del Corriere della Sera.
“Si tratta di un aumento nei limiti della legge – ha ammesso – la scorsa amministrazione si era tagliato lo stipendio per dedicarlo ai progetti ma il discorso è stato strumentalizzato. Personalmente non vado in giro a dire tutto quello che mi pago da solo o che destino agli altri. Non rubiamo nulla“.
La versione del sindaco di Ferrara
Il sindaco di Ferrara ribadisce il bisogno di aumentare gli stipendi ai sindaci: “Le misure prese hanno avuto ripercussioni sul tessuto locale e per molte realtà a volte è molto difficile anche scegliere il candidato sindaco. Ci sono responsabilità e oggi i Comuni sono la trincea della politica italiana. Sono d’accordo sul fatto che bisogna valutare i risultati ma non con chi dice che sono ruoli da fare come volontariato“.
Ma al centro della discussione c’è anche la differenza tra la piccola e la grande città: “Io parlerei più di discrepanza tra sindaci e altre cariche nazionali. Non lo ordina il medico di candidarsi e io sono sempre stato per la politica sul territorio. Il taglio dei parlamentari è stato importante per questo“.
Sulla scelta di lasciare la Regione
Il sindaco di Ferrara in questa intervista ha spiegato anche la scelta di lasciare la Regione per diventare sindaco: “Sono convinto di aver preso la decisione giusta perché io non faccio questo ruolo per soldi. Non accetto attacchi strumentali. Il nostro compito è stato solo riportare l’indennità a quella che era prima“.
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