Dopo il difficile weekend di Shanghai, John Elkann ribadisce la sua fiducia in Frédéric Vasseur alla guida della Ferrari.
Ogni stagione di Formula 1 porta con sé aspettative, pressioni e inevitabili confronti con il passato, per la Scuderia Ferrari, la squadra più iconica del Circus, queste dinamiche sono amplificate dalla lunga tradizione vincente e dal coinvolgimento emotivo dei tifosi. Ogni errore, ogni risultato sotto le aspettative, si trasforma in una tempesta mediatica.
L’ultimo esempio è arrivato dal Gran Premio di Cina, dove il doppio zero raccolto ha generato un’ondata di critiche. In particolare, nel mirino è finito Frédéric Vasseur, team principal francese, colpevole – secondo alcuni osservatori – di non essere riuscito a garantire un cambio di passo rispetto alla gestione precedente di Mattia Binotto.

La risposta della presidenza: Elkann fa quadrato
Le voci si sono moltiplicate: gestione assente, errori strategici, comunicazione debole. Qualcuno è arrivato a definire Vasseur una “versione francese di Binotto”, paragone che ha acceso il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori.
In un clima simile, la reazione del vertice Ferrari era attesa. Ed è arrivata. John Elkann, presidente della scuderia, ha scelto di intervenire in modo chiaro e deciso: massima fiducia a Vasseur. Nessuna incertezza sul futuro, nessun segnale di cambiamento imminente. Anzi, conferma piena sulla linea di lavoro tracciata dal team principal.
Secondo fonti interne, Elkann ha espresso pubblicamente il suo apprezzamento per la visione strategica del manager francese e per l’approccio metodico con cui sta cercando di riorganizzare il team, sia dal punto di vista tecnico che operativo. Le assenze recenti di Vasseur a Maranello? Giustificate da problemi alla schiena, non da tensioni interne.
Vasseur resta al comando: Ferrari punta al riscatto
La notizia chiave arriva alla fine: Vasseur resta saldamente al comando della Ferrari. Elkann lo ha “blindato” in un momento critico, convinto che la stabilità sia la chiave per tornare competitivi. Il prossimo obiettivo? Il trittico asiatico, a partire dal Gran Premio del Giappone, dove la Ferrari cercherà un segnale forte di reazione in pista.
La fiducia è intatta. Il progetto continua. E il Cavallino Rampante non ha alcuna intenzione di mollare la corsa al vertice.