Ferrari, Vettel e Leclerc partiranno alla pari. Prime polemiche sulla nuova monoposto (che agevolerebbe il tedesco). E Binotto svela un retroscena sul Gp in Brasile.
È tempo di iniziare a pensare seriamente al futuro in casa Ferrari, dove Binotto ha fatto definitivamente (?) luce sulla prossima stagione ribadendo come per il prossimo campionato non ci saranno favoriti. Sebastian Vettel e Charles Leclerc partiranno alla pari e saranno i risultati ottenuti a disegnare le gerarchie tra i due ferraristi.
Ferrari, Vettel e Leclerc partono alla pari
Si tratta di una piccola grande rivoluzione in casa Ferrara. I vertici di Maranello hanno deciso di lasciare i piloti liberi di competere. Non è da escludere che il modello di riferimento sia quello della Mercedes. Nello scorso campionato Bottas è partito forte senza concedere nulla a Hamilton. Quando il britannico ha messo le cose in chiaro – e non ci ha messo molto in realtà –, il compagno di squadra ha fatto da scudiero accontentandosi degli spazi a disposizione e tenendo alto il nome della Mercedes in caso di necessità.
Vettel e Leclerc sono chiamati a una grande dimostrazione di maturità. Il tedesco fatica a rendere sotto pressione – e non è un mistero – mentre il monegasco non vuole concorrenti in casa.
Le prime polemiche del nuovo anno intorno alla Ferrari
Nonostante i proclami di Binotto, che continua a battere sul tema di parità in termini di opportunità, sorgono già le prime polemiche. Secondo alcuni la nuova Ferrari agevolerebbe Vettel e sarebbe stata ideata per assecondare il suo particolare stile di guida. È difficile in realtà dare peso a considerazioni del genere visto che la nuova vettura deve ancora essere svelata in via ufficiale. E visto che sarà la pista a dire la verità.
Binotto e il retroscena sull’incidente in Brasile
In occasione del confronto di fine anno con la stampa, Mattia Binotto ha svelato un retroscena dopo l’incidente in Brasile, probabilmente il punto più basso della stagione della Ferrari.
“Sono molto felice di come lo spirito del team sia cresciuto. Siamo molto uniti, compatti, piloti inclusi, nonostante quello che le persone insinuano. Un esempio? Il martedì seguente al crash che li ha coinvolti nel Gran Premio del Brasile, il mio telefono è suonato e sul display ho visto i nomi di Seb e Charles, insieme […]. Loro si sono messi in contatto, hanno chiarito quanto successo e mi hanno chiamato per una call in tre. Non è stato un semplice gesto, hanno dimostrato un impressionate spirito di squadra”.