La mitica Fiat Panda 4×4 è stata un’icona per molti per lungo tempo, e negli anni si è rinnovato insieme al modello base. Ecco la sua storia e com’è cambiata negli anni.
Come non amare la mitica Panda 4×4, la superutilitaria di casa Fiat adatta a qualsiasi tipo di terreno, almeno stando al pensiero di alcuni. Il cosiddetto “Pandino” poteva fare cose eccezionali, in particolare però era adatto al fuoristrada e ai terreni impervi. Ma quando nasce questo particolare allestimento per la Panda? E com’è cambiato negli anni, con serie di modelli rinnovate dal tempo e da scelte aziendali di casa Fiat? Scopriamolo insieme, compresa la storia dei modelli di questo tipo!
Fiat Panda 4×4: quando nasce?
La Fiat Panda vede la luce nel 1980, quando viene lanciata sul mercato con la sua prima serie, in particolare con la Panda 30, che derivò dalla Fiat 126. Il prezzo di questo primo modello era decisamente più alto della concorrenza, ma fece la differenza in termini di qualità il design e la cura degli interni. Nel 1981, invece, fa il suo debutto la Panda 45, anche questa derivata da un modello precedente, la Fiat 127. Solo due anni dopo arriva la nostra Panda 4×4: nel 1983 la compagnia austriaca Steyr-Puch sviluppò un sistema a quattro ruote motrici, comprendente albero motore a tre parti, assale posteriore con differenziale incluso, freni, frizione e scatola del cambio.
Il modello uscirà nel giugno di quell’anno, con un sistema 4WD e con motorizzazione 48 cv, propulsore di 965 cm3 e con la trazione integrale selezionabile manualmente. Una nuova Panda 4×4 arriva in tutte le concessionarie nel settembre 1985, prodotta solamente in 5000 esemplari, che rivedeva solamente il reparto estetico della vettura e non le motorizzazioni.
Il restyling della prima serie della Panda
A partire dal 1986 ci fu una “ristilizzazione” della Fiat Panda, a cui vennero aggiunti diversi nuovi modelli anche per il mercato estero. Questi erano: Panda 750 L, Panda 750 CL, Panda 750 S, Panda 1000 L, Panda 1000 L i.e., Panda 1000 CL, Panda 1000 CL i.e., Panda 1000 S, Panda 1000 S i.e., Panda 4×4 (4 ruote motrici), Panda 4×4 i.e., Panda D e Panda Van. Quindi, per quanto riguarda il 4×4, c’erano due modelli.
L’anno successivo, invece, fa la sua comparsa la Panda Young e la Panda 4×4 Sisley, in versione limitata. In particolare quest’ultimo modello fu commercializzato con dei sedili in finta pelle e pannelli beige, con quadro strumenti dedicato, moquette beige, inclinometro e cielo in vellutino. C’era anche in dotazione il lavafari, la presa d’aria sul cofano, portapacchi e la scritta adesiva “4×4 Sisley” sulle due portiere. Un modello veramente eccezionale, dotato anche di paraspruzzi posteriori, che lo rendevano molto ambito dagli appassionati.
Tra il 1992 e il 1993, dopo un ulteriore restyling nel 1991, viene messo in commercio un nuovo modello 4×4, in versione 1100 FIRE i.e. Invece nella stagione 1997/1998 i modelli erano due: Panda 4×4 (motore 1108 cm3, 54 cv, velocità max 130 km/h) e Panda 4×4 Country Club (motore 1108 cm3, 54 cv, velocità max 130 km/h). Nella stagione successiva fa la sua comparsa la Prima Panda Trekking, che sostituì la Country Club, con motore 1108 cm3, 54 cv e, ovviamente, trazione integrale inseribile. Nel 2001/2002 fu lanciata anche la 4×4 Climbing. Si tratta di una derivazione della Trekking di qualche anno prima, con gli interni in tessuto verde, con l’adesivo “Climbing” sul portellone e con la possibilità di liberare le ruote posteriori mentre la trazione integrale non era inserita.
Infine, in questa serie, ci fu anche un modello speciale, creato appositamente per l’esercito italiano, in soli due esemplari, denominato Panda Torpedo, che fu realizzato su base della 4×4.
La seconda serie della Panda
Nel 2003 venne lanciata sul mercato la seconda serie della Panda, tutta completamente rivisitata rispetto a quella storica a cui tutti erano abituati da più di 20 anni.
La versione 4×4 venne commercializzata nel 2004, con pianale rialzato robusto e la trazione integrale permanente con giunto viscoso, un sistema che permetteva la distribuzione quasi completamente sulle ruote anteriori, in modo che se queste avessero perso aderenza si sarebbe immediatamente inserita la trazione. Oltre alla versione base ci fu anche la 4×4 Climbing, di punta con molti optional in più. La Panda 4×4 fu il fuoristrada più venduto negli anni 2006, 2007 e 2008.
Contemporaneamente, venne lanciata anche la Panda Cross, il primo SUV della gamma. Invece, per quanto riguarda i modelli speciali su base 4×4 di questa generazione possiamo ricordare: Panda Tanker, realizzata in collaborazione con l’azienda Dainese; anche se non è mai stata prodotta, fu esposta al Bologna Motor Show del 2006. Poi ci fu Panda Luxury, derivata dalla 4×4 ma molto più lussuosa. Poi ancora ci fu la Panda Rossignol, una particolare versione dedicata alla montagna. E infine furono prodotte anche la Panda 4×4 Glam e la Panda 4×4 Adventure, quest’ultima omaggia mitica 4×4 Sisley.
La terza serie della Panda, la più nuova
La serie più recente è la terza, commercializzata a partire dal novembre 2011. La versione a trazione integrale, anche in questa generazione, non poteva mancare e fu quindi prodotta una nuova Panda 4×4, con rivestimenti esterni rinforzati sui punti più esposti della carrozzeria e ri-progettata con doti ancora più marcate delle serie precedenti da fuoristrada, e con controlli elettronici dedicati.
Nel 2012 la 4×4 venne premiata come SUV dell’anno dai giornalisti di Top Gear. Esistono anche due altre versioni: Panda 4×4 k-way e Panda 4×4 antartica. Queste, a differenza del modello base, hanno i colori degli specchi retrovisori diversi rispetto al normale e hanno alcuni accessori inediti; quindi non si differenziano troppo dalla loro versione madre. Due anni dopo venne anche lanciata la nuova Panda Cross, una variante della 4×4 ma con nuove motorizzazioni, estetica e carrozzeria inedita.
Un modello speciale, creato appositamente nel 2012 per il lancio della 4×4, è la Panda Monster Truck. Questa speciale versione, realizzata solo e unicamente a scopo pubblicitario in collaborazione con Mercurio Cinematografica, lo scenografo Andrea Faini e L’Officina di Fabio Gementi, In particolare è stata realizzata posizionando una Panda 4×4 su un pianale di una Jeep CJ7 4200. Poi a questo sono state aggiunte ruote da trattore con gomme High Speed, montate grazie a delle flange di ferro speciali. Un modello veramente particolare e unico.
Fonte foto: https://www.facebook.com/Orgogliosi-delle-auto-italiane-126955533986586/?tn-str=k*F