Un’eredità miliardaria e dividendi milionari: cosa c’è dietro l’impero Berlusconi e come viene gestito dai suoi eredi.
L’eredità lasciata da Silvio Berlusconi ai suoi figli, in particolare il controllo di Fininvest, continua a generare enormi profitti. La holding, che gestisce colossi come Mediaset, Mondadori e Banca Mediolanum, ha distribuito dividendi per un totale di circa 60 milioni di euro tra la fine del 2023 e il 2024.
La struttura delle holding Berlusconi e la divisione dell’eredità
Le entrate provengono da quattro società: Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava, che possiedono il 61% di Fininvest. Il restante 39% è diviso tra altre tre holding, controllate dai figli Pier Silvio e Marina Berlusconi, mentre gli altri tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi, gestiscono il rimanente.
I profitti di Fininvest
Anche l’ultimo anno contabile si è chiuso con un bilancio in attivo, generando utili per 28 milioni di euro, sebbene inferiori ai 60 milioni del 2023. A questi si aggiungono i 32 milioni di euro di dividendi che Fininvest deve alle holding, portando gli incassi complessivi a oltre 90 milioni di euro.
La gestione delle società è stata affidata principalmente ai figli maggiori, Marina e Pier Silvio, che detengono il 53% del controllo, mentre il restante 47% è suddiviso tra Barbara, Eleonora e Luigi.
Nonostante la riduzione del patrimonio totale delle holding, che oggi si attesta intorno ai 400 milioni di euro rispetto ai 438 milioni dell’anno precedente, le riserve rimangono consistenti, garantendo la possibilità di coprire eventuali debiti legati al testamento.
I legati testamentari
Oltre ai figli, l’eredità di Silvio Berlusconi include alcuni legati significativi. Marta Fascina, ultima compagna dell’ex premier, ha ricevuto 100 milioni di euro, mentre altri 100 milioni sono stati destinati al fratello Paolo Berlusconi.
Marcello Dell’Utri, ex senatore condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ha beneficiato di 30 milioni di euro.