Annullata la trascrizione dell'atto di nascita del figlio di due padri
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Annullata la trascrizione dell’atto di nascita del figlio di due padri

Figlio e padri gay

La decisione del tribunale ha seguito la richiesta della Procura di annullare le registrazioni dei figli di quattro coppie omogenitoriali.

Accogliendo il ricorso della Procura di Milano, il tribunale del capoluogo lombardo ha annullato la trascrizione di un atto di nascita del figlio di due padri. La nascita è avvenuta all’estero con il ricorso alla maternità surrogata, vietato dalla normativa vigente.

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Figlio e padri gay

La decisione del tribunale

La Procura chiedeva di invalidare l’atto in cui è riportata l’indicazione sia del genitore biologico sia del genitore intenzionale. C’è stata quindi “una violazione della normativa vigente” che vieta anche “la trascrizione dell’atto di nascita nella parte in cui riporta quale genitore anche quello d’intenzione”.

Il regolamento stabilisce che “il diritto del minore al pieno riconoscimento del ruolo svolto dal genitore d’intenzione” nel “progetto volto alla sua crescita, educazione ed istruzione potrà essere riconosciuto con il procedimento dell’adozione in casi particolari“. 

Il tribunale di Milano, inoltre, ha stabilito che per chiedere l’annullamento della trascrizione dei riconoscimenti dei figli di tre coppie di donne, nati all’estero con procreazione assistita, serve un altro “procedimento di rimozione dello stato di figlio”. 

La decisione ha accolto la richiesta della Procura milanese di annullare – a seguito della sentenza della Cassazione dello scorso dicembre – le registrazioni all’anagrafe del Comune di Milano dei figli di quattro coppie omogenitoriali.

La Corte europea rigetta i ricorsi

Nella giornata di ieri, giovedì 22 giugno, la Corte europea dei diritti umani, infatti, ha rigettato alcuni ricorsi contro l’Italia per le ultime decisioni prese.

Alcune coppie, sia omosessuali che eterosessuali, hanno fatto ricorso contro l’Italia chiedendo di condannare il Paese perché non permette di trascrivere all’anagrafe gli atti di nascita legalmente riconosciuti all’estero per bambini nati usando la maternità surrogata.

La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato inammissibili la serie di ricorsi giunti contro il Paese, spiegandone le motivazioni: “Il desiderio delle coppie di veder riconosciuto un legame tra i bambini e i loro genitori intenzionali, non si è scontrato con un’impossibilità generale e assoluta”.

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ultimo aggiornamento: 23 Giugno 2023 14:38

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