Filippo Turetta, rivelazione shock: cosa diceva di Giulia agli incontri con lo psicologo

Filippo Turetta, rivelazione shock: cosa diceva di Giulia agli incontri con lo psicologo

Il killer di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, andava dallo psicologo e parlava anche della sua ex fidanzata. Cosa filtra sugli incontri.

La vicenda legata all’omicidio di GIulia Cecchettin necessita di una risposta. Si indaga per comprendere meglio cosa possa aver spinto il suo assassino, Filippo Turetta, ad ammazzarla brutalmente dopo essersi lasciati. Nelle ultime ora sono emersi ulteriori dettagli legati a degli incontri del ragazzo con lo psicologo. Faccia a faccia in cui il giovane avrebbe parlato proprio dei suoi problemi nel relazionarsi anche con la vittima.

Giulia Cecchettin murales

Filippo Turetta, gli incontri con lo psicologo

Mentre sono stati celebrati i funerali di GIulia Cecchettin e il suo assassino, Filippo Turetta, è stato messa in carcere in attesa di giudizio, filtrano nuovi dettagli riguardo al legame tra i due e lo stato emotivo del ragazzo trasformatosi, poi, in killer.

Secondo quanto si apprende dalle ultime notizie, infatti, Turetta avrebbe chiesto aiuto ad uno psicologo per parlare anche delle problematiche con la ragazza. Pare che il giovane avesse raccontato a uno psicologo, da fine settembre, delle angosce che gli aveva procurato l’abbandono da parte della Cecchettin, e anche dei problemi di studio nel suo percorso universitario.

Pare che sia stato lo stesso Filippo ad aver chiamato il Cup dell’Usl 6 di Padova per prenotare i colloqui col terapeuta.

L’ultimo incontro saltato e la fuga

Gli incontri, però, nei quali avrebbe palesato problematiche “relazionali”, “timidezza” e difficoltà nello studio non sarebbero stati utili. In totale pare che il ragazzo abbia avuto 5 incontri totali.

All’ultima visita, però, non si era presentato. Era l’incontro del 17 novembre, quando, di fatto, era già latitante. In quella data, infatti, Turetta era già in fuga ormai da una settimana, con la polizia di mezza Europa che lo stava cercando. Una corsa di ben mille chilometri, da Fossò a Lipsia a bordo della sua Fiat Punto nera, ancora in custodia della polizia tedesca e che tornerà in Italia a disposizione delle autorità entro metà dicembre.

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