Filtro gasolio: cosa fare quando è sporco e i costi di sostituzione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Filtro gasolio: come funziona e cosa fare quando va sostituito

filtro gasolio

Una piccola parte meccanica che gioca un ruolo chiave per la salute del motore della vostra auto. Vediamo di seguito come funziona il filtro gasolio e cosa bisogna fare in caso di malfunzionamento.

Il filtro del carburante è un elemento essenziale per l’efficienza e l’integrità del motore di un’automobile. Un filtro gasolio o benzina perfettamente funzionante garantisce prestazioni ottimali e protegge il motore, evitando guasti e danni anche gravi.

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Il gasolio ‘sporco’

La funzione principale del filtro è quella di trattenere le impurità e gli agenti contaminanti presenti nella benzina o nel diesel attraverso il tubo del carburante.

Premesso che il gasolio è in genere più ‘sporco’ della benzina, al momento dell’acquisto presso i distributori, il carburante dovrebbe essere del tutto privo di residui (solidi o liquidi) e impurità ma capita spesso che non sia così.

Uno degli elementi che più di frequente inquinano il carburante è l’acqua. Di solito si raccoglie sul fondo delle autocisterne oppure penetra nei serbatoi interrati, specie in quelli che non sono isolati perfettamente. Inoltre, non mancano le occasioni di infiltrazione anche durante una semplice operazione di rifornimento presso un distributore. Purtroppo capita anche che alcuni distributori vendano gasolio ‘allungato’ con l’acqua per aumentare il margine di profitto.

Acqua e batteri, però, fanno parte della composizione fisiologica del diesel di origine naturale (detto anche biodiesel), in una percentuale che può essere al massimo del 7%. Questi residui acquosi, anche se naturali, sono comunque dannosi. I batteri e i funghi presenti nel carburante, in presenza di acqua possono provocare lo sviluppo di fanghi e mucillagini, per via delle alte temperature e dell’assenza di ossigeno.

Oltre ai residui liquidi, il gasolio sporco può contenere anche residui di carattere solido. Si tratta di quelle impurità che si accumulano nelle cisterne in mancanza di una corretta pulizia o di una manutenzione adeguata. Queste particelle di sporco prima o poi finiscono nei serbatoi delle nostre auto.

Per cercare di evitare il più possibile di incorrere in questo genere di inconveniente basta adottare alcune precauzioni tra cui: fare rifornimento presso un distributore di fiducia, scegliere grandi distributori (dove il carburante viene cambiato più di frequente) e fare rifornimento presso stazioni di servizio gestite direttamente dalle compagnie petrolifere.

Filtro gasolio: come funziona

filtro gasolio
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/
filtro-carburante-diesel-auto-995248/

Il sistema di combustione dei motori diesel (dotati anche di filtri antiparticolato), specie i common rail e le pompe di iniezione ad alta pressione, sono particolarmente sensibili alle impurità eventualmente presenti nel carburante. Una delle funzioni del filtro gasolio è quella di separare l’acqua dal carburante. Sfruttando la diversa viscosità dei due elementi, l’acqua viene depositata nella parte bassa del filtro. Un sensore segnala quando il residuo acquoso supera il livello di sicurezza. Non bisogna trascurare questo aspetto perché le pompe di iniezione, al minimo contatto con l’acqua, si danneggiano in maniera irreparabile.

Filtro gasolio intasato: i sintomi

Come a fare a capire quando il filtro del carburante della vostra auto non funziona più correttamente? Nel caso in cui il vostro filtro gasolio sia sporco o intasato, sarà il motore stesso ad inviarvi alcuni ‘segnali’. Di seguito, un elenco di quelli più comuni:

  • l’accensione è accesa ma l’auto non si avvia (nei veicoli con motore a diesel). In pratica il motore gira ma non si avvia, come se non ci fosse il carburante.
  • l’auto fatica in fase di accelerazione. Un filtro intasato, infatti, non lascia passare quantità sufficienti di carburante e le prestazioni del motore ne risentono.
  • il motore perde colpi (‘singhiozza’).
  • il motore trema quando è al minimo, perché a causa del filtro ostruito, non arriva abbastanza carburante negli iniettori.

In presenza di questi ‘sintomi’ la cosa migliore da fare è evitare di far sforzare il motore perché altrimenti un lieve malfunzionamento potrebbe evolversi in un danno ben più grave.

Filtro gasolio sporco: cosa fare

Il filtro va sostituito periodicamente in base alle indicazioni fornite dal costruttore del motore. I tempi di sostituzione del filtro variano in base al modello: alcuni vanno cambiati dopo 30.000 o 40.000 chilometri, altri possono reggere fino a centomila ma è bene non abusare della resistenza del filtro e farlo cambiare anche ogni due o tre anni.

Nel caso in cui il filtro del gasolio sia sporco o intasato non è detto che debba essere per forza sostituito subito. Si può infatti ricorrere a specifici prodotti chimici per auto che rimuovono i residui e le impurità accumulate nel filtro e lubrificano l’impianto. Questa però non è una soluzione definitiva: il filtro va cambiato comunque, prima o poi.

Cambiare il filtro gasolio: i costi

Qualora invece il filtro sia usurato in maniera irreparabile o abbia raggiunto i limiti di utilizzo, bisogna procedere a rimpiazzarlo con uno nuovo. Sostituire un filtro carburante sporco o intasato non è un’operazione particolarmente complicata. I costi della sostituzione però variano in base alla marca ed al modello dell’automobile.

Ci si può cimentare in prima persona alla sostituzione del filtro gasolio. Per prima cosa bisogna individuare la posizione del filtro, che si solito si trova nel vano motore o nell’abitacolo. Quindi, con un po’ di buona manualità, si rimpiazza la componente vecchia con quella nuova. Nel montare il nuovo filtro bisogna fare attenzione a inserire la cartuccia rispettando il verso del flusso di aria, che in genere è indicato con delle frecce.

Nel caso in cui si provveda a cambiare il filtro da soli, l’unica spesa da sostenere è quella dell’acquisto del pezzo, che di solito non supera i 70 euro ma è anche possibile reperire esemplari molto più economici. Per il bene della vostra auto, è comunque consigliabile scegliere pezzi di buona qualità, anche a costo di spendere qualche euro in più.

Nel caso in cui invece ci si rivolga ad un professionista, i costi ovviamente aumentano. La sostituzione di un filtro gasolio intasato può costare fino a 200 euro, in cui ovviamente va incluso il costo della manodopera oltre a quello per l’acquisto del pezzo nuovo.

Anche nei casi ‘peggiori’, la sostituzione del filtro comporta una spesa accettabile rispetto ai benefici che garantisce. Un filtro perfettamente funzionante permette di evitare inconvenienti ben più gravi che costringerebbero il proprietario dell’auto a sostenere spese ben più gravose.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/benzina-diesel-gas-996617/

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