Finale di Champions League a Porto. La Uefa ha deciso di cambiare sede per l’ingresso di Istanbul nella ‘red list’ di Londra.
ROMA – La Finale di Champions League si disputerà a Porto. A pochi giorni dal fischio d’inizio la Uefa è stata costretta a cambiare la location per l’inserimento di Istanbul nella red list di Londra. Misura che costringeva i giocatori di Manchester City e Chelsea a dover trascorrere un periodo di quarantena in un hotel a proprie spese prima di poter ritornare ad allenarsi.
Restrizioni che mettevano a forte rischio gli Europei e da qui la decisione di cambiare la sede e decidere di far disputare la sfida in Portogallo.
Presente il pubblico
Sono stati giorni di riflessioni per la Uefa. Il governo guidato da Johnson, infatti, aveva dato la disponibilità di far disputare la partita in Inghilterra con Wembley e Villa Park di Birmingham i due stadi presi in considerazione. Ma le regole decise dall’esecutivo inglese per le persone che arrivano dall’estero ha portato Nyon a decidere per il Portogallo dopo un confronto con le autorità locali.
Il via libera definitivo è arrivato dopo l’ok alla presenza del pubblico. L’apertura degli stadi è prevista per il 19 maggio e a Porto saranno presenti almeno 12mila tifosi (6mila per squadra). Un buon segnale per la ripartenza del calcio e per l’economia lusitana.
Turchia ‘beffata’ per il secondo anno consecutivo
Una seconda beffa consecutiva per la Turchia. Istanbul, infatti, doveva ospitare la finale dello scorso anno ma la pandemia ha costretto la Uefa a rivedere i piani e cambiare sede. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il Paese turco potrebbe essere risarcito nel 2023 nell’anno del centenario della Repubblica. Il confronto con la Uefa è iniziato e non sembrano in programma sorprese.
Istanbul saluta per la seconda volta consecutiva la Champions League in attesa del 2023, anno che dovrebbe vedere la Finale di Champions League disputarsi nello stadio turco.