Jannik Sinner arriva alla finale degli Internazionali d’Italia 2025 contro Carlos Alcaraz con qualche acciacco fisico.
Il tennis mondiale si prepara a vivere uno dei suoi momenti più attesi: la finale degli Internazionali d’Italia 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Una sfida che ha il sapore dell’epopea sportiva, sei anni dopo il primo incontro tra i due giovani fenomeni ad Alicante, oggi diventati simboli di una generazione che sta riscrivendo la storia del tennis. L’attesa è palpabile, i biglietti sono esauriti da giorni e il Foro Italico si veste a festa, pronto ad accogliere un evento che si preannuncia leggendario.
Nel corso del torneo romano, entrambi hanno dimostrato perché sono considerati tra i migliori al mondo. Sinner, in particolare, ha impressionato per la capacità di restare lucido nei momenti decisivi, mentre Alcaraz ha superato le difficoltà con la solita grinta e la brillantezza di un talento puro. La semifinale tra il numero uno italiano e l’americano Tommy Paul, però, ha acceso un piccolo campanello d’allarme.

I segnali dalla semifinale e le condizioni fisiche
Contro Paul, Sinner ha faticato più del previsto. Dopo un primo set perso malamente, ha reagito con grande carattere ma non senza soffrire. Alcuni segnali sono apparsi evidenti: si è toccato spesso la coscia destra, ha perso fluidità nei movimenti, e si è visto costretto a stringere i denti. A fine match, però, sono arrivate le rassicurazioni: «Ho avuto fastidi alla coscia e una vescica sotto il piede, ma non sono allarmato», ha dichiarato in conferenza stampa, spegnendo le paure dei tifosi.
Il contesto della finale è reso ancora più interessante dalle parole di Lorenzo Musetti, eliminato in semifinale proprio da Alcaraz: «Carlos è un fenomeno, non ha punti deboli. Sulla terra è favorito contro chiunque». Un giudizio che alza ulteriormente la posta in palio, in una sfida che promette scintille.
Il verdetto finale
Nonostante i problemi fisici, Sinner è pronto a scendere in campo contro Alcaraz, determinato a portare a casa il titolo più importante mai giocato in Italia. Una vittoria sarebbe storica: l’ultimo italiano in finale a Roma era stato Panatta nel 1978. Ora tocca a Jannik. E Roma, stavolta, è tutta per lui.