Il vertice sovranista a Firenze con Matteo Salvini, Marine Le Pen e Alice Weidel scatena polemiche. Opposizione in allerta, la città divisa.
Il 3 dicembre a Firenze, il leader della Lega, Matteo Salvini, ospiterà un incontro di alto profilo con due figure di spicco dell’estrema destra europea: Marine Le Pen, leader sovranista francese, e Alice Weidel, omologa tedesca. Questo vertice, che si svolge in vista delle imminenti elezioni europee di primavera, ha già acceso un acceso dibattito politico in Italia.
La reazione dei partiti di opposizione
I partiti di opposizione, in particolare Italia Viva (Iv) e il Partito Democratico (Pd), hanno espresso forte dissenso riguardo questo evento. Nicola Danti, eurodeputato di Italia Viva, ha criticato aspramente Salvini per aver riunito “gli estremisti antieuropeisti” e ha promesso di radunare liberaldemocratici ed europeisti per contrastare politicamente queste forze alle urne. Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha proposto l’organizzazione di una “giornata europea” fiorentina per promuovere valori di pace, democrazia ed europeismo, in netto contrasto con l’evento sovranista.
Le voci del partito Democratico e la risposta della Lega
Dal fronte del Partito Democratico, Andrea Giorgio, coordinatore della segreteria regionale, ha etichettato l’evento come un “cantiere nero” di nazionalisti e neonazisti, invitando la comunità democratica a mobilitarsi. Sara Funaro, potenziale candidata sindaco per il Pd, ha sottolineato la tradizione di Firenze come città aperta e inclusiva, rifiutando categoricamente l’idea di un ritorno a tempi più oscuri segnati da odio e intolleranza.
Di fronte a queste critiche, Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, ha replicato difendendo la posizione del suo partito. Ha affermato che il loro obiettivo non è l’antieuropeismo, bensì la creazione di un’Unione Europea più democratica, diversa dall’attuale gestita da socialisti e liberali, che a loro avviso hanno arrecato danni significativi ai cittadini e alle imprese.
Questo vertice a Firenze diventa così un simbolo della divisione politica in Italia e in Europa: da un lato, il crescente sovranismo di destra, dall’altro, i partiti tradizionali che si schierano a difesa dei valori europei e democratici. Con le elezioni europee in arrivo, il dibattito si intensifica, riflettendo la polarizzazione politica attuale e le sfide che l’Unione Europea deve affrontare.