Spunta il video shock prima di essere uccisa con 45 coltellate: “Non è amore, ho una figlia”

Spunta il video shock prima di essere uccisa con 45 coltellate: “Non è amore, ho una figlia”

Floriana Floris ha documentato gli ultimi istanti della sua vita con un video che mostra tutto.

Floriana Floris, una donna di 49 anni, ha lasciato un’impronta digitale indelebile che testimonia gli ultimi momenti della sua vita con un suo video, segnati da un atto di violenza inimmaginabile. Nella quiete domestica della loro casa di Incisa Scapaccino, nell’Astigiano, Floris ha avuto la presenza di spirito di registrare con il suo cellulare l’escalation dell’aggressione mortale perpetrata da Paolo Riccone, il compagno con cui aveva condiviso parte della sua esistenza. Questo video, divenuto pezzo chiave nel processo a carico di Riccone, svela in modo crudo e diretto la dinamica degli eventi di quella tragica serata.

Un video come eredità digitale

Io faccio questo video perché, se succede qualcosa, sapranno cosa mi hai fatto,” furono le parole premonitrici di Floriana, consapevole del pericolo imminente che stava affrontando. Questo documento audiovisivo, analizzato da un perito consulente durante il processo presso la Corte d’Assise di Alessandria, offre una testimonianza diretta e potente dell’orrore vissuto da Floris, uccisa con 45 coltellate da Riccone in un impeto di violenza che ha scosso la comunità.

L’ultimo appello di Floriana

All’interno di questo video, Floriana espresse il suo desiderio di vivere, spinta dall’amore per sua figlia e dalla volontà di sfuggire a un destino di violenza. “Questo non è amore. Non voglio morire. Voglio vivere perché ho una figlia,” ripeté Floris, nel disperato tentativo di far comprendere a Riccone l’assurdità delle sue azioni. La sera del delitto, il rifiuto di Floris di accettare un patto suicida proposto da Riccone segnò il tragico culmine di una relazione segnata da abusi e minacce.

La scoperta del femminicidio avvenne solo tre giorni dopo, quando la figlia di Floriana, non riuscendo a contattare la madre, allertò le forze dell’ordine. Il ritrovamento della scena del crimine rivelò una realtà agghiacciante: Floris era stata assassinata, mentre Riccone si trovava in uno stato confusionale, evidenziando un quadro di disperazione e violenza che ha sconvolto l’opinione pubblica.

Questo caso sottolinea l’importanza di riconoscere i segnali di pericolo nelle relazioni e di intervenire tempestivamente per prevenire tragedie simili. Il coraggio di Floriana Floris nel documentare i momenti che hanno preceduto la sua morte serve come un doloroso promemoria della necessità di lottare contro la violenza di genere e di proteggere le vittime.

Argomenti