Matteo Salvini ai microfoni de il Corriere della Sera. “Fondi russi? Dietro c’è un sistema ben organizzato”. E sulla tenuta del governo: “Se questi vanno avanti così…”.
Matteo Salvini rompe il silenzio sul caso dei fondi russi alla Lega e lo fa con una lunga intervista al Corriere della Sera in cui parla delle indagini in corso e della situazione all’interno del governo. Difficile. Il Movimento continua a dare battaglia su tre dossier chiave, ha abbandonato il vicepremier nella sua lotta alle Ong e continua a puntare il dito su Moscopoli.
Matteo Salvini sul caso dei fondi russi alla Lega: “Diciamo che c’è un sistema ben organizzato…”
Tra le parti salienti dell’intervista del leader della Lega c’è ovviamente quella su Moscopoli e sulla sua decisione di non riferire in Camera se non in occasione del question time.
“Mi chiedo cosa mai debba riferire Conte sulla Russia. D’altronde lui ribadisce ogni giorno che è il presidente del Consiglio. Chi l’ha mai messo in dubbio? Io non mi alzo la mattina dicendo “Matteo sei il ministro dell’Interno, accidenti!”. Detto questo ci andrò in Parlamento, a ribadire quello che ho sempre detto. Non va bene il question time? Allora faremo una conferenza internazionale. Se c’è una inchiesta possono cercare quello che vogliono, ma non trovano un euro, un dollaro, nulla”.
Il leader della Lega non ha poi nascosto il suo pensiero secondo cui il caso russo non sia scoppiato per caso ma sia stato architettato e organizzato.
“Diciamo che c’è sistema bene organizzato. Io ho le mie idee, ma sono tranquillo sulla corruzione e quelle fantasie lì. Sa di cosa sono colpevole? Di voler avere buoni rapporti con la Russia”.
Il rapporto con il Movimento Cinque Stelle: “Cade il governo? Dipende da loro. Certo che se vanno avanti così…”
Matteo Salvini ha parlato innanzitutto delle voci di un possibile governo tra il Partito democratico e il Movimento Cinque Stelle. L’indiscrezione ha preso piede nelle ultime ore ma non ha trovato conferme né tra i dem. né tra i pentastellati.
“Preoccupato per un governo Pd-M5S? Lo chiedano agli italiani. Ma io non sono mai preoccupato di niente”.
Il ministro dell’Interno ha parlato poi del futuro e dello stato di salute dell’alleanza con il MoVimento Cinque Stelle: “Come andare avanti? Lo chiederò a Conte e a Di Maio. Gli attacchi e gli insulti del Pd ci stanno, ma qui ogni giorno due o tre esponenti cinquestelle si alzano e attaccano Salvini. Attilio Fontana e poi Siri, Rixi, Molinari, Romeo, per qualcuno sono tutti colpevoli e ladri a prescindere, atteggiamento poco democratico“.
Cade il governo? “È una scelta dei 5 Stelle, le cose o si fanno o non si
fanno. Mi auguro che il loro voto a Merkel e Macron non significhi una manovra alla Monti. Il buongiorno si vede dal mattino e io non so se Ursula von der Leyen sta lì che aspetta di fare crescere l’Italia. Fra qualche mese chiederemo conto a chi l’ha votata, perché avremmo potuto cambiare la storia […]. Non bado alla mia convenienza immediata. Certo, se questi vanno avanti a far così..“.