Formula 1, l’analisi del GP d’Austria. Verstappen si conferma più forte. Hamilton in difficoltà. La Ferrari in leggera ripresa.
SPIELBERG (AUSTRIA) – Il GP d’Austria, nono appuntamento con la Formula 1, ha confermato il momento magico di Max Verstappen. Dopo il successo nel primo weekend sul circuito di Spielberg, il pilota olandese è riuscito a ripetersi anche in questo secondo fine settimana allungando nel Mondiale.
Per la Mercedes un weekend in chiaroscuro. Il secondo posto di Bottas è sicuramente un buon segnale anche in ottica futura, ma i problemi avuti da Hamilton non sono stati sicuramente un buon segnale. Il campione del mondo in carica ha bisogno di un cambio di passo per provare a conquistare il suo ottavo titolo mondiale.
La Ferrari bene in gara
Per la Ferrari un weekend non lineare. Come successo nel primo appuntamento, la Rossa in gara ha dimostrato di avere un passo importante ma i problemi in qualifica non hanno permesso alla scuderia di Maranello di combattere per il podio con Norris.
Il quinto posto di Sainz è sicuramente un buon segnale in ottica futura. Per Leclerc da precisare che l’ottavo posto è stato condizionato anche dal doppio scontro con Perez.
Incidenti e penalizzazioni, la Fia deve prendere posizioni
E’ stata una domenica ricca di incidenti e penalizzazioni. A fine gara Mazepin e Latifi hanno ricevuto una penalità di 30 secondi per non aver rispettato la bandiera gialla. Ma un cambio di passo sulle decisioni serve per quanto riguarda gli scontri in gara.
Il caso Perez dovrà essere analizzato in futuro. Il messicano in una doppia occasione è andato a scontrarsi con Leclerc andando a prendersi 10 secondi di penalità. Magari un drive-through poteva essere la sanzione giusta, ma alla fine si è deciso di attuare lo stesso metodo di giudizio utilizzato anche da Perez e Norris, con il britannico che ha avuto 5 secondi di penalità.