Francesca Pascale, il “feeling” con Marina Berlusconi e il futuro in politica: cosa filtra

Francesca Pascale, il “feeling” con Marina Berlusconi e il futuro in politica: cosa filtra

Cosa ci sarà nel futuro di Francesca Pascale? Oltre al particolare “feeling” con Marina Berlusconi si ipotizza un futuro in politica.

Apparizioni pubbliche, impegni nel social e quel “feeling” mai passato con Marina Berlusconi. Cosa c’è nel futuro di Francesca Pascale? Secondo alcuni un futuro in politica visto anche un “movimentismo” che la donna sta portando avanti in tema libertà, argomentazioni per altro molto vicine a quelle sostenute anche dalla figlia del compianto Cavaliere.

Francesca Pascale

Francesca Pascale, il “feeling” con Marina Berlusconi

L’attività mediatica degli ultimi giorni di Francesca Pascale non è passata inosservata. Dopo essere stata ospite da Lilli Gruber e successivamente da Serena Bortone su Radio2, eccola pronta a presenziare da Bianca Berlinguer. Tre presenze su tre piattaforme diverse e tutte guidate da una dama al comando e orientate, almeno teoricamente, a sinistra. In questo senso in molti hanno sollevato dei “sospetti” riguardo al futuro della Pascale che potrebbe essere strettamente collegato anche al “feeling” con Marina Berlusconi.

Sul piatto potrebbe esserci un ritorno in politica magari con un progetto che metta insieme gli ideali suoi e della figlia del compianto Cavaliere che da poco si era espressa proprio su argomenti molto vicini a quelli sostenuti dalla ex dell’ex Premier.

Il futuro in politica: l’ipotesi partito

Ma come potrebbe concretizzarsi per davvero il futuro in politica della Pascale? Su Repubblica viene ipotizzato un partito che potrebbe incarnare le idee liberali originarie di Forza Italia, ormai accantonate a causa del vento sovranista che ha spinto il partito verso una destra più estrema. In questo senso l’ipotesi potrebbe non essere poi così campata per aria visto che la stessa Pascale non ha mai negato questa possibilità. Anzi. Dopo l’iscrizione all’Anpi e la firma per il referendum contro l’Autonomia differenziata fino alla presenza in specifici programmi tv come quelli prima citati, tutto sembra andare in quella direzione.