Francia, governo in crisi: Macron parla alla Nazione e dice no alle dimissioni

Francia, governo in crisi: Macron parla alla Nazione e dice no alle dimissioni

La crisi politica in Francia: dopo la sfiducia a Barnier, il presidente Emmanuel Macron ha parlato alla Nazione in vista del futuro.

Era atteso nelle scorse ore il discorso alla Nazione del presidente Emmanuel Macron dopo la sfiducia al governo Barnier. Il numero uno dell’Eliseo ha quindi parlato al Paese annunciando quelle che saranno le sue prossime mosse e, soprattutto, ha respinto con forza la richiesta di dimissioni nei suoi confronti confermando il proprio impegno fino a fine mandato.

Emmanuel Macron

Francia, Macron parla alla Nazione

Emmanuel Macron, come annunciato nelle ore appena successive alla sfiducia al governo Barnier, poi dimessosi, ha parlato alla Francia: “Nei prossimi giorni nominerò un primo ministro, con l’incarico di formare un governo di interesse generale con il sostegno di tutte le forze politiche che si impegneranno a partecipare o a non votare per la sfiducia”, ha detto.

Lo stesso presidente ha ammesso alcune delle sue responsabilità per la situazione attuale del Paese: “Lo scioglimento delle Camere”, anche se era “ineluttabile”, non è “stato compreso” dai cittadini, ha dichiarato.

“Questa situazione esige una nuova organizzazione politica. A partire da oggi, deve iniziare un’epoca nuova. Tutti dovremo agire per la Francia, e bisognerà trovare dei nuovi compromessi. Dobbiamo essere ambiziosi, non possiamo permetterci né le divisioni né l’immobilisimo”, le parole di Macron.

No alle dimissioni

Al netto di queste parole, la Francia deve andare avanti e farlo proprio con Macron al timone. Il presidente, infatti, ha respinto con forza l’ipotesi delle proprie dimissioni: “I deputati si sono comportati così perché non pensano ad altro che alle elezioni presidenziali: prepararle, provocarle, farle arrivare. Con cinismo, se necessario, e con un certo senso di caos”.

In tale ottica “il mandato che mi avete affidato democraticamente è quinquennale e lo eserciterò pienamente fino alla sua scadenza (2027 ndr). La mia responsabilità consiste nel garantire la continuità dello Stato, il buon funzionamento delle nostre istituzioni, l’indipendenza del nostro Paese e la protezione di tutti voi”.

Argomenti