L’inchiesta di Le Monde sul comportamento della Francia nei confronti dei migranti che lasciò annegare nella Manica un anno fa.
Un anno fa tra il 23 e il 24 novembre nella notte nel canale della Manica tra Francia e Inghilterra le autorità di Londra e Parigi ignorarono la presenza di un gommone di migranti. Quella notte nel mare morirono 27 persone tra cui sei donne e una bambina. Ora la Gendarmerie Nationale francese accusa la Francia di “mancata assistenza a persone in pericolo”, mettendo sotto accusa l’operato dei soccorritori francesi, sospettati di omissione di soccorso.
Oggi l’inchiesta viene pubblicata su Le Monde a pochi giorni dalle accuse di Parigi nei confronti di Roma per essere stata disumana nel non accogliere una nave di migranti. Secondo quanto riporta il quotidiano francese, gli inquirenti stanno “seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di conseguenze penali per i soccorritori francesi.
Quando Parigi ignorò un gommone nella Manica
I gendarmi della Manica accusano il Centro regionale operativo di sorveglianza e di salvataggio (Cross) Gris-Nez, nel Pas-de-Calais, incaricato di soccorrere le imbarcazioni in difficoltà durante la traversata verso le coste britanniche. Erano arrivati circa quindici SOS rimasti inascoltati dalle autorità francesi. Il gommone viene localizzato in acque francesi alle 2.05 di notte ma “nessun mezzo di salvataggio francese viene inviato per fornire assistenza malgrado le numerose chiamate di emergenza ricevute dall’imbarcazione” sottolinea il quotidiano che riporta il riassunto dei gendarmi.
Nessuno né da parte francese che da parte inglese quella notte salvò i migranti. Ora verranno approfondite le indagini per accertare le ripercussioni penali di mancato soccorso e capirne le motivazioni. Deciderò la procura di Parigi. Intanto i gendarmi rilevano anche comportamenti inopportuni del Cross.
A distanza di meno di un anno, pochi giorni fa Londra e Parigi hanno firmato gli accordi per limitare i flussi di migranti nella Manica.