Omicidio Desirée, i frati comboniani attaccano Salvini

Omicidio Desirée, i frati comboniani attaccano Salvini

Omicidio Desirée, i frati comboniani attaccano il ministro Salvini: “La parola verme costituisce una violenza verbale verso gli africani”.

ROMA – Nuovo attacco nei confronti di Matteo Salvini. Attraverso una nota pubblicata sul sito del mensile Nigrizia, i frati comboniani si sono detti “indignati e sgomenti” per le frasi utilizzate dal ministro dell’Interno nei confronti degli immigrati nel caso dell’omicidio di Desirée Mariottini.

Il leader del Carroccio ha definito ‘verme‘ uno dei fermati. Un’affermazione ribadiscono i religiosi che “costituisce una violenza verbale reiterata e che istiga atti di violenza verso gli africani“.

La tragica fine – continua la nota – della giovane esige che venga fatta giustizia e che i colpevoli siano presto identificati e processati. Tuttavia riteniamo sbagliato ogni tentativo di strumentalizzazione della morte per attaccare gli immigrati“.

Matteo Salvini (fonte foto: https://twitter.com/notiveri)

Omicidio Desirée, i frati comboniani: “Mai insultare una persona prima di essere processata”

Nella nota viene ribadito che “l’epiteto verme è offensivo e denigratorio nei confronti della persona arrestata sulla quale si vuole insinuare che abbiamo responsabilità criminale prima di essere ancora processata. Inoltre associare quella parole ad un immigrato comporta il pericolo reale di fare emergere sentimenti di odio razziale e istigare alla violenza nei confronti degli stranieri del nostro paese“.

Molti fratelli e sorelle neri – concludono i fratelli comboniani – si sentono più in sicuri in Italia. Temono che in pubblico o per strada la loro pelle scura possa essere bersaglio di aggressioni razziste. Bisogna evitare parole che possano fomentare la violenza razziale e stemperare un po’ le tensioni per non aggravare la già difficile relazione tra italiani e comunità immigrata“.

Non si è fatta attendere la risposta di Matteo Salvini che attraverso i social scrive: “I frati comboniani reputano l’epiteto verme offensivo e denigratorio. Pazzesco. L’ho scritto e lo ripeto: verme, verme, verme“.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial/