Fratoianni, Schlein e Conte rilanciano la patrimoniale globale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Arriva la nuova tassa: ecco cosa stanno pensando di fare Schlein e Conte

il politico Giuseppe Conte

Schlein e Conte propongono una patrimoniale globale. Cosa significa per i contribuenti italiani e quali potrebbero essere le conseguenze.

Schlein e Conte pensano alla patrimoniale globale, ma non sono i soli. Negli ultimi anni, il dibattito sulle disuguaglianze economiche ha riacceso la discussione sulla redistribuzione della ricchezza. Le parole dell’economista Joseph Stiglitz, premio Nobel, hanno fornito nuovo slancio alla questione: secondo lui, tassare i grandi patrimoni non penalizzerebbe l’economia, ma favorirebbe una crescita più equa.

Le sue dichiarazioni sono state accolte con entusiasmo dalla sinistra italiana, che ha colto l’occasione per rilanciare una storica battaglia: l’introduzione di una patrimoniale per riequilibrare il sistema fiscale. Tra i principali sostenitori di questa proposta spiccano Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Giuseppe Conte, che hanno espresso posizioni chiare e convergenti sul tema.

Elly Schlein
Elly Schlein – www.newsmondo.it

L’unità della sinistra sulla patrimoniale

Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha colto l’assist di Stiglitz per rilanciare l’idea di una tassazione sui grandi patrimoni:

“Credo che sia arrivato il momento dell’imposizione patrimoniale sulle grandi ricchezze.”

Secondo Fratoianni, una misura del genere è necessaria per contrastare l’accumulo di ricchezza da parte di pochi, un problema che—secondo Stiglitz—ha anche conseguenze politiche, permettendo ai più ricchi di influenzare la democrazia.

Ma il leader di Sinistra Italiana non è solo in questa battaglia. Giuseppe Conte, ex premier e capo del Movimento 5 Stelle, ha sottolineato la necessità di un sistema fiscale più giusto, prendendo di mira la ricchezza finanziaria:

“Non possiamo permettere una ricchezza concentrata in mano di pochi e peraltro parassitaria, molto spesso fatta non in base a un valore aggiunto, ma di una ricchezza finanziaria che viaggia sulle reti digitali. È una ricchezza completamente parassitaria che va affrontata.”

Conte ha però avvertito che un’imposizione puramente nazionale sarebbe inefficace, spingendo per un’azione coordinata a livello internazionale:

“Dobbiamo stare attenti perché si tratta di una ricchezza che in qualsiasi momento può trasferirsi in ambienti, in ordinamenti nazionali più convenienti. Ecco perché va fatta a livello globale o quantomeno europeo.”

Schlein: “Non è un tabù”

A rafforzare il fronte pro-patrimoniale è intervenuta anche Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che ha ribadito la necessità di affrontare il tema senza pregiudizi:

“Non è un tabù un intervento sui grandi patrimoni, una tassazione sui super ricchi come ha proposto Lula. Ma va fatto almeno a livello europeo, perché con la volatilità del capitale è più efficace. Noi siamo aperti a discutere.”

Con le dichiarazioni di Fratoianni, Conte e Schlein, emerge chiaramente l’intenzione di spingere per una patrimoniale su scala europea o globale. Se questa proposta dovesse prendere forma concretamente, il suo impatto potrebbe essere significativo, con conseguenze che andrebbero ben oltre i super-ricchi. Il vero interrogativo resta: fino a che punto questa tassa resterà limitata ai patrimoni più elevati, e quando invece inizierà a pesare anche sulle tasche degli italiani comuni?

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ultimo aggiornamento: 15 Febbraio 2025 13:47

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