Fukushima, rilascio dell'acqua radioattiva nell'Oceano: l'ok dell'Aiea
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Fukushima, rilascio dell’acqua radioattiva nell’Oceano: l’ok dell’Aiea

Centrale nucleare Fukushima

Il controverso piano per il rilascio dell’acqua radioattiva non convince la Cina che dichiara: “Rapporto frettoloso”.

Il capo dell’agenzia nucleare delle Nazioni Unite, Rafael Mariano Grossi, ha dato il via libera allo scarico nell’oceano delle acque della centrale di Fukushima, devastata dalla triplice catastrofe radioattiva dell’11 marzo 2011. Per l’agenzia lo scarico è “in linea con gli standard di sicurezza dell’Onu”.

Come fare soldi? 30 idee semplici per guadagnare

Centrale nucleare Fukushima
Centrale nucleare Fukushima

Il rilascio delle acque radioattive

Grossi si trova in Giappone per incontrare il premier giapponese Fumio Kishida, e per assistere agli ultimi preparativi per il rilascio in mare delle acque radioattive della centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Tutte le valutazioni dell’AIEA sono state positive, affermando che i piani di campionamento, analisi e monitoraggio dell’acqua soddisfano i requisiti internazionali.

Sarebbe “trascurabile” l’impatto radiologico per la popolazione e l’ambiente, secondo il capo dell’AIEA. Eppure, la Cina non sembra d’accordo con la decisione, né tantomeno con il rapporto dell’agenzia che definisce “frettoloso”.

L’operazione di Fukushima

L’acqua radioattiva trattata, immagazzinata in circa 1.000 serbatoi che si avvicinano alla capacità di 1,37 milioni di tonnellate, deve essere rimossa per evitare perdite accidentali e per consentire la disattivazione dell’impianto.

Dopo l’ultima ispezione di sicurezza di venerdì scorso, l’operatore dell’impianto Tokyo Electric Power Company Holdings dovrebbe ricevere un permesso per lo scarico dell’acqua in circa una settimana. Tra indecisioni e proteste però, la data di partenza non è stata ancora decisa.

La Corea del Sud, la Cina e alcune nazioni delle isole del Pacifico, infatti, si sono opposte al rilascio dell’acqua per motivi di sicurezza e ragioni politiche. I gruppi di pescatori locali, d’altro canto, temono che la loro reputazione venga danneggiata come anche i balneari locali e le organizzazioni turistiche.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 4 Luglio 2023 15:13

Vino, la diffusione della peronospora: vendemmia cala fino al 40%

nl pixel