“Mi coprono di insulti e devo stare zitta?”: la furia di Giorgia Meloni dietro il palco di Atreju

“Mi coprono di insulti e devo stare zitta?”: la furia di Giorgia Meloni dietro il palco di Atreju

Dietro le quinte di Atreju, la premier Giorgia Meloni si sfoga duramente dopo l’abbraccio con la sorella Arianna: ecco cosa ha detto.

Durante l’evento conclusivo di Atreju, la tradizionale manifestazione di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni non ha nascosto l’orgoglio per il successo riscosso dall’iniziativa, quest’anno tenutasi al Circo Massimo di Roma.

Ma, oltre al discorso finale, non è l’unica cosa che successa durante la giornata. Infatti, come riportato da Libero Quotidiano, il Corsera ha rivelato che dietro il palco la premier era un pò nervosa. Ecco cosa ha detto.

Giorgia Meloni

Lo sfogo di Giorgia Meloni dietro il palco di Atreju

Come riportato da Corsera, Giorgia Meloni – subito dopo l’abbraccio finale con la sorella Arianna – si è lasciata andare a parole che svelano la sua irritazione per gli attacchi personali ricevuti nelle ultime settimane.

Mi coprono di insulti in tv e io devo stare zitta?” avrebbe affermato con tono deciso, mostrando una frustrazione evidente verso le critiche provenienti, in particolare, dal mondo dell’opposizione.

Tra le critiche che hanno colpito Giorgia Meloni, sembrerebbe che quella di Romano Prodi sia quella che abbia fatto più rumore.

Le critiche di Romano Prodi

L’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi ha accusato più volte la premier di essere troppo vicina a figure come Trump e Musk, suggerendo una presunta “obbedienza” ai loro interessi. Ma la premier non ha esitato a rispondere con fermezza.

Quando ho letto gli improperi isterici che Romano Prodi mi lancia da giorni ho aperto una bottiglia del mio vino migliore e ho brindato a me stessa, ogni patriota deve essere fiero perché siamo ancora dalla parte giusta della storia,” ha dichiarato ironicamente la leader di Fratelli d’Italia.

La premier ha poi proseguito con un attacco diretto, rievocando alcune delle decisioni più controverse della carriera dell’ex premier.

Da persone come lui abbiamo imparato che obbedire non porta bene né alla nazione né all’Europa,” ha concluso.