La premier italiana Giorgia Meloni è l’unica donna al tavolo del summit. Il suo discorso sulla guerra e la crisi energetica.
La presidente del Consiglio ha esordito sulla scena internazionale al vertice in Indonesia del G20. Arrivata in serata a Bali con la figlia Ginevra ha tenuto un discorso sulla questione energetica e sulla conseguenza della guerra russa in Ucraina. Giorgia Meloni oggi avrà il bilaterale con Biden poi con il presidente turco Erdogan e l’indiano Modi.
«Per riuscire nella sua missione, il G20 deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda, a partire dalle conseguenze del conflitto ucraino in ambito economico, energetico e alimentare che stanno investendo tutti e stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo» ha sottolineato la premier Giorgia Meloni alla sessione plenaria “Food and Energy Security”.
Meloni ha spiegato che «la guerra in Ucraina ha certamente contribuito ad aggravare la crisi energetica globale. Ma ha finalmente posto in evidenza i tanti errori commessi, almeno dall’inizio del Millennio, nelle politiche energetiche e nei rapporti tra Paesi produttori e consumatori». Per questo motivo, la premier sottolinea che da questo dramma può nascere l’opportunità di un mondo più sostenibile e un mercato più equilibrato per ridurre l’influenza degli speculatori ed evitare che l’energia venga usata come arma.
Il discorso della premier sulla crisi energetica e alimentare
La premier ha ricordato che «L’Italia, insieme all’Ue, sta intervenendo per fare fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell’energia, per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento” per ridurre la dipendenza dalla Russia ma altri paesi hanno difficoltà a farlo e vanno sostenuti. Per questo motivo, la questione alimentare, dice Meloni, deve essere la principale priorità dove le popolazioni rischiano la fame.
“L’Italia nutre forti preoccupazioni per i suoi vicini della sponda sud del mediterraneo. Il Nord Africa è fragile e dipende dalle importazioni per far fronte al suo fabbisogno alimentare” ricorda la presidente del Consiglio e a questo proposito il nostro paese ha avviato il Rome Mediterranean Dialogue on the Food Crisis per la sicurezza alimentare in quella regione del mondo.
La premier italiana era l’unica presidente e capo di governo a sedere al tavolo del summit. Solo altre tre donne presenti, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la direttrice generale del Fondo monetario internazionale Georgieva e quella dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).