Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Andrea Gabrielli, ha parlato della situazione energetica dell’Italia.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Franco Gabrielli, ha parlato della situazione energetica dell’Italia, diffondendo tranquillità in seguito alla paura di una crisi legata alla guerra in Ucraina. Non solo: il sottosegretario ha anche parlato della situazione della cybersecurity in Italia. Ecco le sue parole.
Le dichiarazioni del sottosegretario
“Indubbiamente il venir meno del flusso di materie prime sotto il profilo energetico ha tutta una serie di conseguenze, peraltro il governo in questi mesi ha lavorato su due ambiti: cercare fonti alternative di approvvigionamento e monitorare, censire quelle che potrebbero essere in prospettiva situazioni di razionamento o di governo di situazioni di crisi“. Queste le parole di Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ospite di AdnKronos Live. Gabrielli ha aggiunto: “Al momento queste evenienze non sono all’ordine del giorno, però un Paese dell’importanza, del ruolo e della complessità del nostro deve prepararsi a situazioni di maggior criticità”.
In merito alla possibilità di tensioni, a livello sociale, scaturite dalla pandemia e dal rincaro dei prezzi, Gabrielli ha dichiarato che “il governo è già intervenuto in maniera importante cercando di attenuare gli effetti”. Inoltre, il sottosegretario ha detto che “l’impazzimento dei prezzi è più una modalità che attiene a forme speculative che alla reale incidenza di quanto petrolio e gas arriva”. Non solo: per Gabrielli, “bisogna trovare una modalità che limiti questa forma speculativa”.
Cambiando tema, in merito al rischio di attacchi hacker, Gabrielli ha dichiarato quanto segue. “Alcuni di questi attacchi li abbiamo registrati anche nel recente passato, ovviamente oggi assumono un rilievo e un significato maggiore perché sono inquadrati in una vicenda bellica, quella che viene giustamente chiamata una guerra ibrida perché lo scontro non avviene solo sul campo di battaglia ma anche nel dominio cibernetico e quindi ha conseguenze che vanno al di là dei confini della stessa Ucraina”.