Galli: “Omicron 5? Italia in piena ondata, molti contagi nascosti”

Galli: “Omicron 5? Italia in piena ondata, molti contagi nascosti”

Il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco, Massimo Galli, ha parlato della situazione di Omicron 5 in Italia.

Omicron 5 è ormai diventato un nome comune, entrato nelle case degli italiani con incredibile facilità. Come mai? È proprio a causa di questa sottovariante dal nome di origine greca se la situazione del Covid in Italia è peggiorata così tanto nelle ultime settimane. Come fare per uscirne? È difficile. Sicuramente, prudenza e attenzione saranno fondamentali. Anche il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco, Massimo Galli, ha parlato della situazione di Omicron 5 in Italia. Queste le sue dichiarazioni.

Le parole di Galli

“Siamo nel pieno di un’ondata pandemica sostenuta da Omicron 5 la cui dimensione è nettamente superiore a quella descritta dai dati ufficiali. Abbiamo moltissime infezioni ‘nascoste’. Sappiamo infatti che tante persone, che fanno i test casalinghi fai da te, non denunciano di essersi infettate. Senza contare tutte quelle che non si accorgono nemmeno di essersi infettate perché questa variante è anche causa di un numero importante di casi asintomatici”. Queste le parole, all’AdnKronos, di Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco.

Covid

La dimensione dell’ondata attuale è superiore a quella ufficialmente registrata. E su questo nessun esperto serio ha dubbi”. Per Galli, questo “era un evento atteso: quando si è affacciata Omicron 5 e quando si è vista la velocità con cui le varianti di Omicron si sono susseguite, sostituendosi una con l’altra, si è anche ben capito che avremmo potuto avere un’importante ondata”.

Con Omicron 5 siamo di fronte alla variante di Sars-Cov-2 più diffusiva in assoluto, altrimenti non si sarebbe affermata sulle altre. Ha raggiunto, inoltre, un R0 di tutto rispetto, sembrerebbe vicino a 15, secondo alcuni. Un numero che va confermato e che faccio fatica ad accettare. Significherebbe che ogni persona infettata ne contagia 15″, conclude l’esperto.