A causa della grande richiesta di gas da parte della Cina potrebbe verificarsi a breve un’impennata sul prezzo della risorsa anche in Europa.
A breve potremmo incorrere in una nuova impennata dei prezzi. Il fattore scatenante è l’importante richiesta del gas da parte della Cina, situazione che preoccupa la IEA ancora di più dei tagli della Russia. Secondo l’Agenia Internazionale dell’Energia, la domanda di gas da parte della Cina potrebbe causare un’importante impennata dei prezzi.
Attualmente la soglia si trova ancora sotto i 50 euro in Europa: si tratta delle medesime soglie a cui eravamo abituati nel periodo che precedeva la guerra tra Russia e Ucraina. Secondo la IEA, nonostante il prezzo del gas sia diminuito considerevolmente in questi mesi, adesso potrebbe verificarsi un’importante aumento del prezzo del gas liquefatto a causa della richiesta in Asia.
Il report
Stando al rapporto sul mercato del 2023, “il mercato globale del gas naturale ha subito un forte shock nel 2022 – spiega IEA – quando la Russia ha ridotto sostanzialmente le consegne di gasdotti in Europa, esercitando una pressione senza precedenti sull’offerta e innescando una crisi energetica globale. Nonostante ciò, i paesi europei sono stati in grado di riempire i propri siti di stoccaggio sotterraneo di GNL ben al di sopra delle medie storiche, supportati da una combinazione di misure politiche mirate, un afflusso record di GNL e un forte calo dei consumi, in particolare nelle zone ad alta intensità energetica industrie. I tagli al gasdotto della Russia hanno avuto implicazioni anche per le regioni consumatrici di GNL al di fuori dell’Europa, portando a prezzi spot elevati da record, tensioni sull’offerta e una considerevole riduzione della domanda.”
E conclude: “Questo nuovo numero del rapporto trimestrale sul mercato del gas include una panoramica dei principali punti salienti del mercato per il 2022 e un’analisi dei recenti sviluppi del mercato del gas con una previsione per il 2023.”