Una severa decisione presa dall’azienda russa rischia di lasciare l’Europa al freddo per il prossimo inverno.
La Russia non fornirà più gas all’Europa. L’annuncio della sospensione di gas dal Nordstream 1 che trasporta gas in Germania per tutta l’Europa è arrivato dopo la decisione del G7 di imporre un tetto al prezzo del petrolio. La motivazione del blocco fornita da Mosca però riguarda la rilevazione di una perdita di olio alla turbina della stazione di Portovaya, a nord-ovest di San Pietroburgo, dove inizia il gasdotto.
La Gazprom non ha indicato una data di ripresa del flusso ma nella nota c’è scritto solo che la stazione resterà chiusa fino a quando verranno effettuate le riparazioni necessarie. La Commissione europea ha accusato il colosso energetico russo di aver utilizzato un falso pretesto. “L’annuncio di Gazprom di questo pomeriggio che chiuderà ancora una volta” il gasdotto Nord Stream 1 “con pretesti falsi è un’ulteriore conferma della sua inaffidabilità come fornitore”, afferma un portavoce su Twitter. Questo ennesimo blocco “è anche una prova del cinismo della Russia, poiché preferisce bruciare gas invece di onorare i contratti”.
La Gazprom annuncia l’interruzione ma per l’Ue sono falsi pretesti
La perdita di olio usata da Gazprom come motivazione non costituisce un motivo tecnico per interrompere il funzionamento del Nord Stream 1 secondo la Siemens Energy: ”Simili perdite normalmente non impediscono il funzionamento della turbina e possono essere sigillate sul posto. E’ una procedura di routine che rientra nei lavori di manutenzione”.
Il portavoce del Cremlino Peskov già aveva preannunciato lo stop a causa della turbina. Inoltre, aveva indicato le sanzioni occidentali come causa di impedimento della manutenzione del gasdotto. ”Non è colpa di Gazprom”, ha aggiunto, ma ”è in pericolo il funzionamento” del gasdotto.
Minacce dal solito Medvedev erano arrivate contro l’appello della presidente della Commissione Ue di introdurre il price cap al gas russo. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa aveva avvertito che il gas russo “non ci sarà in Europa se l’Ue deciderà di introdurre un price cap”. “Sarà come con il petrolio. Semplicemente non ci sarà gas russo in Europa”.