Gesto forte di Maurizio Gasparri in Vigilanza Rai per parlare di Sigfrido Ranucci e le accuse alla trasmissione Report da lui condotta.
Hanno generato forti polemiche le accuse mosse alla trasmissione Rai, Report e al conduttore Sigfrido Ranucci. Le parti sono state chiamate in causa in Vigilanza Rai per spiegare la propria posizione in merito alle ultime puntate e alle loro inchieste. Nel corso dell’udienza in commissione, a prendersi la scena anche il ministro Maurizio Gasparri che ha esagerato portando con sé una carota e del cognac da “offrire” al presentatore.
Gasparri con cognac e carota in Vigilanza Rai
A tenere banco in commissione di Vigilanza Rai è il caso Report e alcune puntate in cui determinate inchieste, come quella sull’eredit di Berlusconi, hanno generato forti polemiche. Per l’occasione, nel corso dell’udienza, a prendere parola tra i primi è stato il ministro Maurizio Gasparri che ha fatto dell’ironia, forse, esagerando.
In primo luogo sulle persone che hanno accompagnato Ranucci verso l’incontro. Il conduttore, infatti, è arrivato in Commissione con diversi manifestanti a seguito: “Mi aspettavo più seguaci è stata una mancetta di 40 persone”.
Ma l’exploit è arrivato dopo quando il ministro ha tirato fuori del cognac e una carota: “Le ho portato un cognac se ha bisogno di coraggio. Ho anche la carota se qualcuno ha paura della Comissione di Vigilanza…”.
Le parole di Ranucci e la posizione di Report
“Report da 27 anni è un marchio prestigioso e inossidabile della Rai che ha realizzato approfondimento informativo, con analisi di temi politici, sociali, economici, scientifici, ambientali e tecnologici”, ha tenuto subito a precisare Ranucci nel suo intervento in difesa sua e della trasmissione. “Sono stati realizzati numerosi scoop nazionali e internazionali. Il nome della Rai è stato portato nel mondo. In un contesto dove la notizia è merce Report è una trasmissione di approfondimento che è in grado di dettare l’agenda dell’informazione […]”.
Il conduttore ha sottolineato anche il successo della trasmissione d’inchiesta sotto il profilo dei numeri e dei dati di ascolto e il duro operato di tutti coloro che vi prendono parte: “Il successo è dato dal lavoro straordinario di inviate e inviati, freelance o dipendenti, che hanno messo a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri familiari per onorare il servizio pubblico. A cui io dico grazie. A loro e a tutte le eccellenti maestranze Rai che ci hanno consentito di andare in onda con una qualità altissima”.