Il Gay Pride 2019 nel mondo: a Roma sono fischi per Salvini e Di Maio, risuonano le note di Bella Ciao. A Varsavia manifestanti in piazza con il patrocinio e la collaborazione del sindaco.
È un 2019 rivoluzionario per il Gay Pride. La grande manifestazione ha conquistato i riflettori dell’opinione pubblica con la parata a Gerusalemme, poi l’attenzione mediatica si è spostata a Roma, dove centinaia di persone sono scese in strada nel cuore della Capitale.
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Roma Pride 2019
A Roma il Gay Pride ha avuto un suo significato anche e soprattutto politico. Nel corso del pomeriggio le persone in piazza hanno aspramente criticato il governo. Dal cuore della Capitale sono volate bordate di fischi destinate a Luigi Di Maio e Matteo Salvini, mentre il tema forte è stato quello dell”inclusione e dell’accoglienza. Temi che hanno in qualche modo unito le rivendicazioni degli omosessuali e quelli dei migranti.
Le persone in piazza hanno criticato il governo per la sua politica vista come repressiva e arcaica, come testimoniato dal Congresso della Famiglia che ha avuto luogo a Verona e che ha creato una frattura anche tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle.
Oltre alle note dei tradizionali inni dell’omosessualità, a Roma sono risuonate anche le note di Bella Ciao, dedicata a Matteo Salvini.
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Gay Pride a Washington: ci sono feriti
Alta tensione invece a Washington, dove la situazione è degenerata e sfociata nel panico dopo che centinaia di persone hanno iniziato a fuggire dopo aver udito quelli che sembravano colpi di arma da fuoco. Le autorità hanno fatto sapere che non si sono verificate sparatorie nel corteo o nelle zone circostanti. La ressa ha causato il ferimento di decine di persone. Fortunatamente nessuno sarebbe rimasto coinvolto in maniera grave.
A Varsavia il primo Gay Pride con il patrocinio del sindaco
A Varsavia il diciannovesimo Gay Pride passa alla storia per il patrocinio e la partecipazione del sindaco della città polacca Rafal Trzaskowski, che già dai tempi della campagna elettorale aveva fatto sapere di voler trasformare la capitale in una città libera, accogliente, collaborativa e tollerante.