F1, Gene Haas si difende dalle critiche: “Noi spendiamo un sacco di soldi…”

F1, Gene Haas si difende dalle critiche: “Noi spendiamo un sacco di soldi…”

Il proprietario del team americano, Gene Haas risponde alle critiche riguardo al budget e all’efficacia degli investimenti in F1, sottolineando la necessità di migliorare l’efficienza nella spesa.

La recente rivoluzione nel management del team Haas, con l’allontanamento di Gunther Steiner, ha portato l’attenzione sulla scuderia di F1 americana, che cerca di superare un periodo di risultati difficili. Il proprietario Gene Haas, tuttavia, respinge le critiche riguardanti il modello di business e il budget del team, sottolineando l’importanza della qualità degli investimenti.

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F1, Haas: cambio di rotta e critiche nel paddock

Le recenti modifiche nel personale del team Haas hanno sollevato interrogativi sul futuro della squadra, ma Gene Haas è deciso a portare una svolta positiva. Tuttavia, nel paddock e tra gli appassionati, c’è chi mette in dubbio il modello di business del manager statunitense, che affida gran parte del lavoro alla Ferrari. Altre critiche riguardano il presunto tentativo di competere con un budget ridotto.

Nonostante l’introduzione del budget cap con l’obiettivo di ridurre il divario tra le squadre più ricche e le altre, molti ritengono che gli investimenti della Haas siano ancora insufficienti. Secondo le stime di The Race, al team mancherebbero tra i 50 e i 100 milioni di dollari per raggiungere il limite di spesa imposto dalla F1.

La risposta di Gene Haas

Rispondendo alle critiche, Gene Haas ha dichiarato che la percezione di un budget significativamente inferiore non è accurata. Ha sottolineato che il team: “In realtà siamo entro i 10 milioni dal limite di spesa. Io penso semplicemente che non facciamo un buon lavoro con i soldi che spendiamo”.

Gene Haas ha chiarito che il team non ha superato il tetto di spesa, ma è molto vicino. Ha attribuito le critiche alla decisione del team di esternalizzare molte voci di spesa: “Molte squadre hanno fatto investimenti importanti nelle loro infrastrutture, negli equipaggiamenti e nel personale. Il nostro modello è quello di esternalizzare la maggior parte di queste voci.