Il crollo del Ponte Morandi per una concomitanza di cause? Roberto Ferrazza: “L’ipotesi dello strallo è l’ipotesi di scuola”.
GENOVA – Ancora non è finito il tempo del dolore legato alla tragedia del crollo del Ponte Morandi, ma sono già iniziati i lavori per provare a fare luce e giustizia sull’accaduto. I tecnici incaricati hanno già iniziato il proprio lavoro per provare a fare luce sulle cause dell’incidente che ha portato alla morte di più di quaranta persone.
Il crollo del Ponte Morandi: le cause
La prima ipotesi, frettolosamente circolata già a poche ore dal crollo, parlava del possibile cedimento di uno degli stralli, in gergo i tiranti che costituiscono la struttura portante dei ponti strallati progettati dall’ingegner Morandi.
Roberto Ferrazza: “L’ipotesi dello strallo e l’ipotesi di scuola. Il ponte si è piegato, poi il crollo”
Intervenuto ai microfoni di Sky TG24 al termine del sopralluogo a Genova, il presidente della Commissione ispettiva del Mit ha parlato delle possibili cause del crollo del Ponte Morandi “L’ipotesi dello strallo è l’ipotesi di scuola, quanto poi sia reale dipende da una concomitanza di fattori, la cui interpretazione però non è facilissima, perché sull’altro lato oggi esiste una quantità di macerie enorme, con tondini di acciaio, avvolti su se stessi che lasciano capire che c’è stato un processo di caduta non facile“. “Il ponte non è venuto giù così come stava ma si è piegato ed è poi caduto – ha proseguito Ferrazza. L’interpretazione di questi fattori è determinante per capire la dinamica del crollo, quindi se sia stato il tirante, lo strallo, la mensola della trave“.