Gerard Depardieu nei guai: chiesto processo per stupro e aggressione sessuale

Gerard Depardieu nei guai: chiesto processo per stupro e aggressione sessuale

Gerard Depardieu è accusato di stupro e aggressione sessuale. La Procura di Parigi chiede il rinvio a giudizio, mentre l’attore si difende.

Gerard Depardieu, celebre attore francese, è al centro di un nuovo scandalo giudiziario. La Procura di Parigi ha richiesto che Depardieu venga processato per stupro e aggressione sessuale, accuse che risalgono all’agosto 2018. Nonostante la sua difesa pubblica, il caso avanza con nuovi sviluppi che potrebbero portare l’attore di fronte a un tribunale penale.

Le accuse contro Gerard Depardieu

Secondo l’emittente francese Bfmtv, lo scorso 14 settembre il pubblico ministero di Parigi ha firmato un atto d’accusa definitivo contro Gerard Depardieu, chiedendo che l’attore sia rinviato a giudizio per “stupro e violenza sessuale” ai danni di Charlotte Arnould, fatti avvenuti il 7 e 13 agosto 2018. La decisione di procedere con un processo spetta ora al giudice, ma l’accusa rappresenta un nuovo capitolo nelle controversie legali che circondano il famoso attore. La giovane attrice, all’epoca dei fatti 28enne, ha accusato Depardieu di averla violentata nella sua residenza parigina, e ha presentato denuncia due settimane dopo gli eventi. Nonostante le indagini iniziali siano state archiviate, la parte civile ha presentato ricorso, portando alla riapertura del caso.

La difesa di Depardieu

Gerard Depardieu, che ha 75 anni, ha sempre negato fermamente le accuse a suo carico. Nell’ottobre 2023, aveva scritto una lettera al quotidiano Le Figaro per difendersi pubblicamente, affermando: “Mai e poi mai ho abusato di una donna. Una donna è venuta a casa mia per la prima volta, il passo leggero, entrando nella mia stanza di sua spontanea volontà. Oggi dice di essere stata violentata lì – le parole in riferimento proprio al caso di Arnould -. Tra noi non c’è mai stata alcuna costrizione, violenza o protesta”. Depardieu ha sottolineato che ogni incontro avvenuto è stato consensuale, negando categoricamente qualsiasi comportamento inappropriato o violento.