Gerard Deulofeu, il Milan era la prima scelta

Per Gerard Deulofeu il Milan era la prima scelta: l’entourage del giocatore ha contattato i dirigenti rossoneri ma le porte di Milanello sono rimaste chiuse.

Mossa a sorpresa di Massimiliano Mirabelli che una buona occasione per questo mercato di gennaio ce l’ha avuta tra le mani ma ha scelto di non coglierla per valorizzare i giocatori in rosa: per Gerard Deulofeu il Milan era infatti la prima scelta per questa sessione di calciomercato e avrebbe invitato il suo agente a contattare i rossoneri prima di approfondire la proposta del Napoli.

Per Gerard Deulofeu il Milan era la prima scelta

Ormai ai margini del progetto tecnico del Barcellona, il giocatore è alla ricerca di una squadra in grado di dargli risalto e – ovviamente – una maglia da titolare. Con i Mondiali di Russia alle porte lo spagnolo vuole giocarsi le sue carte per provare a tenersi quella maglia della Nazionale conquistata proprio con il Milan.

Per Deulofeu il ritorno in rossonero sarebbe stata la scelta più logica: conosce l’ambiente, la tifoseria lo ama e la rosa non è poi così competitiva almeno per quanto riguarda il suo ruolo. Lo spagnolo avrebbe provato a convincere Mirabelli prima a inizio mercato e poi nelle scorse settimane, quando era ormai tramontata la pista Inter.

MASSIMILIANO MIRABELLI

Gerard Deulofeu, le caratteristiche tecniche

Non c’è dubbio che nella seconda metà di stagione Gerard Deulofeu avrebbe  fatto decisamente comodo al Milan. Rapido di gambe e di testa, lo spagnolo spesso è troppo egoista ma è uno dei pochi in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Il suo impiego sulla sinistra avrebbe dato alla squadra di Gattuso uno sbocco in più sul piano del gioco liberando Suso dalle pressioni delle difese avversarie.

Poco freddo forse sotto porta, Deulofeu nel 4-3-3 ha già dimostrato di poter essere devastante. Il Barcellona vuole liberarsene presto e per lui avrebbe accettato di fatto ogni formula, anche quella del prestito con obbligo di riscatto che tanto piace ai dirigenti rossoneri.

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