In Namibia fu commesso un genocidio durante l’epoca coloniale: la Germania ammette le sue colpe. Chiederà perdono ai discendenti delle vittime.
La Germania riscrive la storia ammettendo di aver commesso un genocidio contro le popolazioni degli Herero e dei Namas in Namibia. Il riferimento è ad una delle pagine più controverse della storia coloniale della Germania e l’ammissione del governo tedesco arriva dopo una trattativa di cinque anni con la Namibia.
L’ammissione della Germania, in Namibia fu un genocidio
Il ministro tedesco Heiko Maas ha reso noto in un comunicato che la Germania qualificherà ufficialmente gli eventi in questione secondo la prospettiva odierna: in Namibia fu commesso un genocidio contro i popoli degli Herero e dei Namas.
Un piano finanziario per la Namibia
La Germania quindi chiederà perdono alla Namibia e ai discendenti delle vittime dei massacri. Ma le scuse non bastano, e così il governo tedesco sosterrà la ripresa del Paese attraverso un piano finanziario da 1 miliardo di euro circa. Non si tratta, specificano dalla Germania, di un risarcimento calcolato su base giuridica. Secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa tedesca, i fondi in questione saranno erogati nel corso di trent’anni. Inoltre i soldi dovranno essere utilizzati innanzitutto per avvantaggiare i discendenti dei due popoli soffocati dal massacro tedesco.
Il massacro degli Herero e dei Namas
Il caso in questione, ormai è possibili parlare di genocidio, risale ai primi anni del Novecento. Tra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi del Novecento, la Germania ha colonizzato diversi Pesi dell’area Sud-Ovest dell’Africa. Tra il 1904 e il 1908, in Namibia gli Herero e i Namas furono massacrati dai colonizzatori tedeschi. Per molti, ancora prima dell’ammissione della Germania, si tratta del primo genocidio del ventesimo secolo.