Gigi D'Alessio: "Nessuna differenza tra un bimbo palestinese e napoletano"
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“Nessuna differenza tra un bimbo palestinese e napoletano”: Gigi D’Alessio spiazza durante un concerto

Gigi D'Alessio

Gigi D’Alessio, duro intervento durante un concerto: l’appello per Gaza e la frase sui bambini palestinesi e napoletani.

Dopo lo sfogo di Antonella Clerici in TV, anche Gigi D’Alessio ha scelto di usare la sua voce per denunciare le atrocità in corso nella Striscia di Gaza. Durante il concerto del 23 settembre 2025 in Piazza del Plebiscito a Napoli, come riportato da Leggo. il cantautore ha lanciato un appello accorato. Una frase in particolare – tra quelle dette dal cantante – ha spiazzato il pubblico.

Gigi D'Alessio

Gigi D’Alessio critica le spese per gli armamenti

Nel suo discorso, Gigi D’Alessio ha criticato aspramente le enormi cifre investite in armamenti, mentre intere popolazioni vivono nella miseria: “Mi auguro che questa cosa orrenda finisca quanto prima, spendere soldi inutili in armamenti, aerei, bombe, quando ci sono bambini che non possono mangiare“.

Ha proseguito denunciando lo spreco di risorse: “Spendono miliardi, miliardi, di dollari. Avete idea di quante cose si potrebbero fare con tutti quei soldi? Nessuno soffrirebbe più“. Ha espresso anche un pensiero rivolto a chi ha perso i propri figli: “Vorrei far provare a chi decide di fare la guerra lo stesso dolore che quelle mamme e quei papà provano quando perdono un figlio. Il dolore è sempre di chi lo prova, chi lo sente. Così è facile, loro non lo sentono“.

“Nessuna differenza tra un bimbo palestinese e napoletano”

Il momento più intenso dell’intervento di Gigi D’Alessio, aggiunge Leggo.it, è arrivato quando ha parlato dei bambini coinvolti nei conflitti: “Nell’ultimo anno, quello che si vede nella Striscia di Gaza è veramente qualcosa di orribile“. Poi ha pronunciato una frase che ha spiazzato il pubblico: “Per me i bambini non hanno colore, un bambino di Gaza è uguale a un bambino napoletano, a un bambino ucraino. Questi bambini, loro, che male hanno fatto?“.

E ha chiuso con un messaggio di speranza: “Magari quello che sto dicendo non serve niente, ma siamo tante voci, tanti miei colleghi lo fanno. Ogni tanto bisogna avere coraggio, perché la vita non ha religione, non ha partito, non ha nazione“.

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ultimo aggiornamento: 24 Settembre 2025 15:53

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