L’ultimo saluto a Gigi Proietti, a Roma lutto cittadino per i funerali del Maestro

L’ultimo saluto a Gigi Proietti, a Roma lutto cittadino per i funerali del Maestro

Funerali pubblici per Gigi Proietti. Amici e colleghi ricordano il Maestro.

ROMA – Il 5 novembre Roma e l’Italia salutano Gigi Proietti nel giorno dei suoi funerali. Giornata di lutto cittadino nella Capitale.

La camera ardente e i funerali di Gigi Proietti

Il corte funebre transita davanti al Campidoglio per arrivare al Globe Theatre, simbolo indelebile di Gigi Proietti. Si tratta del teatro che sorge nel cuore di Villa Borghese.

Roma ha perso una parte della propria anima. Sapeva parlare alle persone in modo dirette. Quando è venuto in Campidoglio eravamo tutti incantati. Oggi Roma gli restituisce un po’ dell’amore che lui ha dato alla città. Quando la pandemia finirà, Gigi avrà il tributo che merita“, ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Presenti tantissimi allievi di Proeitti e tanti colleghi che con lui e grazie a lui sono cresciuti.

La cerimonia funebre, in forma privata, di svolge nella chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo. La celebrazione inizia alle ore 12.00.

“Gigi era un uomo mite, paziente, colto, raffinato, un uomo pacifico, per nulla vendicativo”, ha dichiarato don Walter Insero durante la sua omelia.

Le esequie, per evitare possibili assembramenti, sono trasmesse in diretta televisiva.

Gigi Proietti

A Roma è lutto cittadino

Nella giornata del 5 novembre, giorno dei funerali di Gigi Proietti, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha disposto il lutto cittadino.

Il ricordo del mondo dello spettacolo

Sono diversi i colleghi e gli amici che, nel giorno della sua morte, hanno ricordato sui social Gigi Proietti. “Ho sempre cercato nei tuoi occhi l’approvazione – scrive Enrico Brignano ero l’alunno davanti al maestro, quando c’eri tu tra il pubblico, anche dopo 30 anni di palcoscenico. E se faccio quello che faccio, è soprattutto grazie a te. Sento un grande dolore dentro, ma so che è stato un privilegio starti vicino e devo farmelo bastare come consolazione. Grazie di tutto Gigi. Sempre e per sempre“.

Emozionante anche il ricordo di Vincenzo Salemme: “Avevi una quantità infinita di talento e, grazie al cielo, ce ne hai fatto dono. Di solito non mi piace usare il termine popolo a sproposito. Nel tuo caso, però, è giusto e doveroso dire che il popolo te ne sarà grato per sempre e non ti dimenticherà mai. Perché se Attore è anagramma di Teatro, tu ne sei stato l’esempio più nobile“.

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