Gino Cecchettin a Che Tempo Che Fa: il dramma del padre di Giulia e la nuova battaglia

Gino Cecchettin a Che Tempo Che Fa: il dramma del padre di Giulia e la nuova battaglia

Il padre della povera Giulia Cecchettin, Gino Cecchettin, è stato ospite in televisione a ‘Che Tempo Che Fa’ con Fabio Fazio.

Era molto attesa l’intervista a ‘Che Tempo Che Fa‘ sul Nove con Fabio Fazio di Gino Cecchettin, padre della povera Giulia, la ragazza 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Il femminicidio della giovane è diventato, a tutti gli effetti, un caso nazionale portando il tema patriarcato e non solo all’ordine del giorno. Il genitore della compianta vittima ha avuto modo di raccontare il suo dolore ma anche di far capire come intende andare avanti.

Gino Cecchettin e Fabio Fazio – Che Tempo Che Fa

Gino Cecchettin, il dolore del padre di Giulia

Nonostante alcune polemiche che hanno anticipato l’intervista a Gino Cecchettin a ‘Che Tempo Che Fa’, il faccia a faccia televisivo tra l’uomo e il conduttore è stato molto bello e sentito. In modo particolare il padre della povera Giulia ha raccontato il suo dolore fin dalle prime ora dalla scomparsa della figlia.

“Ho iniziato a piangere per Giulia già domenica (l’indomani della scomparsa, ndr ) perché un padre certe cose le sente”, ha ammesso. “Ti viene quasi normale provare rabbia e odio, ma io ho detto: ‘voglio essere come Giulia'”.

Al netto del dramma vissuto, per il signor Gino non sembrano esserci sentimenti di vendetta: “Ho concentrato tutto il mio cuore e la mia forza su di lei, sono riuscito ad azzerare odio e rabbia. Io voglio amare e non odiare. L’odio ti porta via energia”.

La nuova battaglia

Anche grazie a questo spirito, il signor Cecchettin ha raccontato di essere pronto a questa nuova battaglia “che mio malgrado mi trovo a combattere”. Il tema è quello dei femminicidi ma anche del patriarcato, argomento che è stato tirato fuori, anche con sorpresa, dall’altra sua figlia, Elena.

“Elena ha dato un messaggio chiaro, ha centrato il punto. Appena l’ho sentita parlare di patriarcato sono rimasto un po’ interdetto. Perché conoscevo la parola, ma non il significato profondo. Patriarcato significa che c’è un concetto di possesso. Della donna vista come proprietà. Parliamo ancora della ‘mia donna’ che sembra una cosa innocua, ma non è così. Anche nel quotidiano dobbiamo cambiare”, ha aggiunto Gino.

Successivamente, alla fine dell’intervista, ecco anche un messaggio rivolto agli altri uomini, ai “maschi” come li ha definiti kui.

“Vorrei dire una cosa ai maschi. In questo momento vorrei invitarvi a dire ti amo alle compagne, alle mogli. Ti amo, e non ti voglio bene. Ditelo spesso, ogni volta. Solo questo”.

Parole e obiettivi divulgati anche dalla stessa trasmissione in alcuni post sui social che hanno trovato l’affetto e la solidarietà di parecchie persone.