Dopo il flop di Saint Louis, Londra 1908 fu un grande successo che rilanciò e affermò definitivamente le Olimpiadi, come voluto da de Coubertin.
Il riscatto di Londra 1908 salvò e diede nuovo impulso alle Olimpiadi. Dopo la terza edizione di Saint Louis, un autentico flop, il progetto di Pierre de Coubertin rischiava il triste e prematuro epilogo. Fortunatamente, la manifestazione ebbe un notevole successo.
Londra 1908, l’assegnazione
In un primo momento, l’organizzazione della quarta edizione dei Giochi olimpici sembrava un duello tra Roma e Berlino, con la capitale italiana che aveva ottenuto il placet del Cio. Tuttavia, un paio di contingenze negative portarono l’Italia a dover rinunciare all’incarico. Con la Germania non più interessata, la scelta ricadde su Londra.
I Giochi
Nonostante che le gare sportive si svolsero contemporaneamente all’Esposizione franco-britannica, questa volta la manifestazione ebbe visibilità maggiore: ciò in parte era dovuto alla concentrazione di gran parte delle gare nell’arco di due settimane in luglio e in un unico luogo. All’edizione londinese parteciparono 2.008 atleti, tra cui 37 donne, in rappresentanza di 22 paesi.
Dorando Pietri
Londra 1908 viene ancora ricordata per la commovente vicenda di Dorando Pietri, maratoneta di Carpi. L’atleta azzurro staccò gli avversari e entrò nello stadio acclamato. Stremato, cadde a terra. In un primo momento riuscì a tornare in piedi, ma cadde nuovamente e fu aiutato a rialzarsi da uno dei giudici di gara. Nonostante avesse tagliato il traguardo in largo anticipo rispetto agli avversari, Dorando fu squalificato per aver accettato un aiuto illecito e fu dichiarato vincitore il secondo classificato…
Protagonisti e medagliere
Gli atleti più medagliati di questa edizione furono l’inglese Henry Taylor che vinse tre medaglie d’oro nel nuoto e lo statunitense Melvin Sheppard nell’atletica leggera. In generale i dominatori dell’edizione furono proprio i britannici che surclassarono gli americani, 145 medaglie complessive per i primi e 47 per i secondi.