Giorgetti, clamoroso: “La manovra richiederà sacrifici da tutti”

Giorgetti, clamoroso: “La manovra richiederà sacrifici da tutti”

La manovra annunciata dal ministro Giorgetti richiederà sacrifici da aziende e privati: le conseguenze in Borsa

L’annuncio del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, riguardante la prossima manovra finanziaria ha scosso i mercati italiani.

Durante l’evento “The Future of Finance” organizzato da Bloomberg a Milano, il ministro ha affermato: “E’ evidente che stiamo per approvare una legge di bilancio in cui verranno chiesti sacrifici a tutti“.

Questo messaggio ha avuto un impatto immediato sulla Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che ha registrato una perdita dell’1,5% poco dopo l’annuncio.

Giancarlo Giorgetti

L’annuncio del ministro Giorgetti sulla manovra

Come riportato da Affaritaliani.it, Giorgetti ha chiarito che il governo non intende colpire esclusivamente il settore bancario. “Non colpiremo solo le banche ma tutti i settori saranno chiamati a uno sforzo ulteriore“, ha spiegato il ministro.

Ha, inoltre, aggiunto che: “Le aziende non fanno beneficenza e il contributo volontario non esiste“. Questa affermazione sottolinea l’intenzione del governo di adottare misure fiscali che richiedano un contributo proporzionato da parte di imprese di tutte le dimensione.

La manovra economica si preannuncia quindi severa, con l’obiettivo di riportare il deficit sotto il 3% entro il 2026, come promesso dall’esecutivo in sede europea.

Oltre alle nuove imposte, il governo procederà a ulteriori tagli alla spesa pubblica, creando uno scenario in cui sia i cittadini che le aziende dovranno fare i conti con nuovi sacrifici.

Il ministro ha ribadito la necessità di un impegno collettivo per raggiungere questi obiettivi: “Questo tipo di sforzo tutto il Paese è chiamato a farlo: privati, aziende e pubblica amministrazione“.

La vendita di altre quote di Mps

Un altro tema centrale trattato dal ministro è la vendita di ulteriori quote di Mps, una mossa che il governo intende portare a termine entro la fine dell’anno.

Attualmente lo Stato detiene il 26,73% del capitale della banca. Ma il piano prevede la cessione di una nuova tranche di azioni per rispettare gli accordi con l’Unione Europea, che prevedono la riduzione della partecipazione pubblica.