Nel videomessaggio da Napoli, Giorgia Meloni illustra gli obiettivi degli Stati generali della prevenzione: investimenti record, nuovi LEA.
In Italia, le disuguaglianze sanitarie tra Nord e Sud sono una sfida annosa, lo sa bene anche Giorgia Meloni. Per rispondere a questa criticità, si è recentemente aperto a Napoli un evento centrale: gli Stati generali della prevenzione, promossi dal Ministero della Salute. L’obiettivo è dare forma a una visione nuova, che metta al centro la prevenzione, l’equità territoriale e la modernizzazione del Servizio sanitario nazionale (SSN).
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta in videocollegamento con parole chiare e dirette: “Questo Governo considera fondamentale investire nelle politiche di prevenzione. È la ragione per la quale stiamo lavorando, fin dal nostro insediamento, per consolidare un cambio di paradigma e promuovere con sempre maggiore determinazione l’adozione di stili di vita sani e la partecipazione ai programmi di screening”.
Investimenti, nuovi LEA e liste d’attesa più brevi
Le azioni già in campo puntano a rafforzare ogni livello del sistema. “Penso alla scelta di destinare alla sanità stanziamenti record, che porterà il Fondo sanitario nazionale a 141 miliardi di euro nel 2027. Ricordo la decisione di valorizzare il personale sanitario, assicurando anche le risorse per i rinnovi contrattuali”, ha affermato Meloni.
Un passaggio decisivo è rappresentato dai nuovi LEA, attesi da oltre vent’anni. “Mi riferisco inoltre all’entrata in vigore dei nuovi Lea, che consente di accedere a prestazioni coperte dal sistema sanitario nazionale”. Parallelamente, l’obiettivo è “assicurare ai cittadini risposte più veloci e tempestive ai loro bisogni”, con un intervento strutturale sulle liste d’attesa.
Una nuova cultura della prevenzione
Meloni ha sottolineato con forza l’importanza dell’impegno collettivo: “La cultura della prevenzione deve essere sempre più patrimonio di tutti. È il miglior ‘farmaco’ per vivere meglio e più a lungo”. L’obiettivo è costruire un sistema proattivo: “Vogliamo costruire un modello proattivo che anticipi i rischi prima che diventino un’emergenza”.
Il punto di svolta arriva nelle battute finali del messaggio: “Il mio auspicio è che questi Stati generali possano rappresentare un nuovo inizio e suggellare la nascita di un’alleanza che riconosce nella prevenzione il primo obiettivo dell’agenda della sanità”. È qui che si concretizza il senso dell’iniziativa: colmare i divari tra territori e rendere il SSN più moderno, efficiente e giusto per tutti. Il tutto come riportato da adnkronos.com
