Giorgia Meloni, aperta un’indagine per “favoreggiamento e peculato”: il video

Giorgia Meloni, aperta un’indagine per “favoreggiamento e peculato”: il video

Caso Almasri: aperta un indagine sulla premier Giorgia Meloni e tre esponenti del governo per il rimpatrio del generale libico.

Arrestato il 19 gennaio a Torino su mandato della Corte penale internazionale, il generale Almasri è stato scarcerato dalla Corte d’Appello di Roma, causando l’apertura di un indagine della Procura di Roma che coinvolge Giorgia Meloni ed i ministri Nordio, Piantedosi e Mantovano. Ecco il video-risposta della premier sui suoi canali social.

Il caso Almasri e le accuse della Procura

Il generale libico Almasri, come da Corriere.it, era stato arrestato a Torino il 19 gennaio, su mandato della Corte penale internazionale (CPI). Tuttavia, il procedimento si è complicato per presunte irregolarità procedurali. La Corte d’Appello di Roma, infatti, non ha convalidato la richiesta di arresto della CPI. Poiché non era stata trasmessa attraverso i canali ufficiali del Ministero della Giustizia.

Di fronte a questa situazione, Giorgia Meloni e il governo hanno deciso di espellere Almasri dall’Italia e rimpatriarlo immediatamente, adducendo ragioni di sicurezza nazionale. La premier ha spiegato: “Con questo soggetto libero sul territorio italiano, piuttosto che lasciarlo libero, noi decidiamo di espellerlo e rimpatriarlo immediatamente, per motivi di sicurezza, con un volo apposito come accade in altri casi analoghi“.

Questa decisione ha spinto la Procura a ipotizzare reati di favoreggiamento e peculato nei confronti dei membri del governo coinvolti.

Il video-risposta della premier Giorgia Meloni

Nel suo intervento sui social, Giorgia Meloni ha difeso con fermezza le proprie azioni e quelle del suo governo, definendo “infondate” le accuse della Procura. “Il procuratore della repubblica Lo Voi, lo stesso del – diciamolo – fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona, mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato…”, ha spiegato.

La premier, dopo aver descritto i fatti accaduti nei giorni scorsi, ha concluso il suo discorso: “Io penso che valga ora quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire (….) A testa alta e senza paura“.

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