Giorgia Meloni contro Macron: la vera sfida in atto, cosa succede

Giorgia Meloni contro Macron: la vera sfida in atto, cosa succede

L’accordo Italia-Starlink divide l’Europa: Macron e Meloni al centro della sfida sui satelliti, tra innovazione e ritardi.

La competizione tra l’Italia di Giorgia Meloni e la Francia di Macron per il controllo dell’industria spaziale europea si è intensificata con l’indiscrezione su un possibile accordo tra il governo italiano e SpaceX. Questo patto prevederebbe l’utilizzo della rete satellitare Starlink per rafforzare le telecomunicazioni italiane.

Giorgia Meloni

Ariane6: ritardi e dubbi sull’efficienza del progetto europeo

A esprimersi positivamente sull’accordo è stato Elon Musk, che lo ha definito «qualcosa di fantastico», aggiungendo che «altri paesi chiederanno di adottarlo». Tra questi, non è escluso che ci sia anche la Francia di Emmanuel Macron, nonostante le critiche rivolte dallo stesso presidente francese a Musk, accusato di sostenere «una nuova internazionale reazionaria».

La Commissione Europea, dal canto suo, ha dichiarato che la mossa italiana è in linea con Iris2, il programma satellitare europeo, definendola «applicabile in tutto il territorio continentale». Tuttavia, la scelta di Palazzo Chigi continua a suscitare polemiche interne ed europee, mentre l’industria spaziale continentale si trova al centro di un dibattito strategico e politico.

Un elemento centrale nella discussione è rappresentato dal confronto tra il sistema Starlink e Ariane6, il programma europeo per il lancio di satelliti. Ariane6, che ha richiesto un investimento complessivo di 4 miliardi di euro, di cui 500 milioni dall’Italia, è stato oggetto di critiche per i risultati scarsi rispetto alle risorse impegnate. Secondo Andrea Stroppa, collaboratore italiano di Musk, «l’unica cosa che saliva alle stelle con quel progetto erano i soldi pubblici degli Stati europei».

Stroppa ha inoltre sottolineato che «con mezzo miliardo non siamo terzi, ma abbiamo il 3%. Il 74%, invece, appartiene a un gruppo a maggioranza francese con una compagine minoritaria tedesca (8,3%). La restante parte è suddivisa fra le imprese degli altri paesi».

La critica principale riguarda i ritardi e i problemi tecnici del progetto: «Dopo 10 anni dall’annuncio e 4 anni di ritardo dalla tabella di marcia, Ariane6 è nato già vecchio e ironia della sorte si sono dovuti fermare di nuovo prima di lanciarlo perché ha problemi tecnici».

Un dibattito che divide l’Italia

Nonostante Palazzo Chigi abbia smentito ufficialmente l’esistenza di un accordo commerciale con SpaceX, l’opposizione italiana non ha risparmiato critiche. Matteo Renzi ha dichiarato che «il miliardo e mezzo di cui si parla non è della sora Giorgia o della sorella, ma degli italiani». Anche Elly Schlein, segretaria del PD, ha espresso preoccupazione: «È sempre più urgente che Meloni venga in Parlamento a riferire su questa vicenda paradossale, perché è preoccupante la disinvoltura con cui la destra promette agli uomini più ricchi del mondo contratti di miliardi di euro, pagati dai contribuenti, quando in Italia taglia sulla sanità e sulla qualità della vita». Come riportato da iltempo.it

Carlo Calenda, più diretto, ha definito Musk «un pazzo che sta alimentando fake news». Nel frattempo, il governo Meloni continua a difendere le sue scelte, ritenendo l’apertura a SpaceX una strategia di modernizzazione per il Paese.

Il futuro dell’industria spaziale europea rimane incerto. Starlink e Ariane6 rappresentano due visioni contrapposte: una guidata dall’innovazione privata e l’altra sostenuta dall’integrazione comunitaria. La partita tra Italia e Francia, con Meloni e Macron protagonisti, è tutt’altro che chiusa.