Arriva la tanto attesa risposta di Giorgia Meloni sul Pnrr e i tagli alla sanità dopo il parere negativo della Corte dei Conti.
Era stata registrata “irritazione” da parte del Governo dopo la “bocciatura” della Corte dei Conti al decreto Pnrr sul tema dei tagli alla sanità. Ci si attendeva una risposta da parte della Premier Giorgia Meloni che, ora, è arrivata.
Giorgia Meloni, Pnrr e replica alla Corte dei Conti
Intervenuta alla Camera dopo il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue, la Premier Giorgia Meloni ha voluto rispondere alle critiche pesanti arrivate dalla Corte dei Conti a proposito del decreto Pnrr e ai tagli sulla sanità.
Sul Pnrr, la Presidente del Consiglio ha subito esordito: “Fortunatamente non sta andando come qualcuno temeva o forse sperava. Questi sono i fatti e quello che mi stupisce è che invece di essere contenti che l’Italia sta facendo bella figura vi dispiaccia”. E ancora: “Sul Pnrr ho sentito un po’ di tutto dall’inizio dell’operato di questo governo e in alcuni casi ho visto anche un lavoro fatto perché non ci venissero pagate le rate del Pnrr”, le parole riprese dall’Ansa a proposito dell’intervento della Premier.
I dettagli del piano
La Meloni ha poi aggiunto: “Il Pnrr assegna complessivamente alla sanità 15,6 miliardi e dopo la revisione del Piano la dotazione alla sanità è sempre di 15,6 mld di euro ai quali si aggiungono 500 milioni che noi abbiamo messo per l’incremento dei costi delle materie prime, quindi le risorse non sono state tagliate”.
La Premier, come riportato da QuotidianoSanità, ha anche aggiunto che “è in corso una verifica sulle risorse dell’articolo 20 per cui al momento risultano più di due miliardi ancora da programmare oltre a quelli ancora in istruttoria”.
Inoltre la Presidente del Consiglio ha anche spiegato come il ministro Fitto e il ministro Schillaci abbiano “incontrato gli assessori regionali di tutte le regioni proprio per affrontare questa materia. E quindi anche su questo stiamo andando avanti cercando di fare del nostro meglio pur in una situazione che abbiamo ereditato che non era esattamente perfetta”.