Incontro a Roma tra Giorgia Meloni e Keir Starmer. In agenda temi cruciali come la guerra in Ucraina e la relazione economiche.
A Villa Doria Pamphilj, la premier italiana Giorgia Meloni ha ricevuto il suo omologo britannico, Keir Starmer, per un incontro dedicato a questioni centrali come la gestione dei migranti, la guerra in Ucraina e la collaborazione economica tra i due Paesi. Questo rappresenta il terzo incontro tra i due leader nel corso di pochi mesi, dopo i vertici internazionali in Inghilterra e Washington.
Incontro a Roma: gli argomenti tra Meloni e Starmer
Un tema di particolare interesse è stato il contrasto all’immigrazione irregolare. Meloni ha condiviso con Starmer i risultati ottenuti dall’Italia nel ridurre significativamente gli arrivi di migranti attraverso le rotte del Nord Africa. Le misure adottate dal governo italiano includono un accordo con la Libia, simile a quello firmato tra il Regno Unito e la Francia. Entrambi i leader hanno discusso la possibilità di rafforzare la cooperazione per affrontare il traffico di esseri umani, uno dei punti cardine delle politiche di sicurezza dei rispettivi governi.
La guerra in Ucraina e le relazioni economiche
Il conflitto in Ucraina ha rappresentato un altro argomento centrale del dialogo. Mentre il Regno Unito, sotto la guida di Starmer, continua a sostenere Kiev con l’invio di armi e assistenza militare, l’Italia, pur ribadendo il proprio supporto all’Ucraina, mantiene una posizione più cauta rispetto alla fornitura di armamenti in grado di colpire il territorio russo.
Nonostante queste divergenze, Meloni e Starmer hanno concordato sull’importanza di una cooperazione tecnologica e militare, evidenziata dal progetto Global Combat Air Programme, che coinvolge anche il Giappone nello sviluppo di aerei da combattimento di nuova generazione.
Sul fronte economico, l’incontro ha toccato temi cruciali come il nuovo visto elettronico (ETA, Electronic Travel Authorisation) che il Regno Unito introdurrà a partire dal prossimo 2 aprile. Questo visto obbligatorio richiederà ai cittadini dell’Unione Europea, inclusi gli italiani, di pagare una tassa di circa 10 sterline per ottenere l’autorizzazione a visitare il Regno Unito per brevi periodi.