Giorgia Meloni lancia l’allarme Covid: cosa farà dopo l’impennata di casi

Giorgia Meloni lancia l’allarme Covid: cosa farà dopo l’impennata di casi

Non si sottrae a commentare gli ultimi dati relativi al Covid Giorgia Meloni. La Premier ha spiegato quale sarà il suo approccio.

L’aumento dei casi di contagio da Covid non è passato inosservato anche agli occhi della Premier Giorgia Meloni. La Presidente del Consiglio, infatti, non si è sottratta a dare un commento sui recenti dati allarmanti relativi all’impennata di Coronavirus in Italia. Ad Asti, dopo la firma dell’accordo di Sviluppo e Coesione con la Regione Piemonte, ecco arrivare il commento anche in chiave futura.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e l’allarme Covid

Come anticipato, ad Asti, dopo la firma dell’accordo di Sviluppo e Coesione con la Regione Piemonte, la Premier Meloni è stata interrogata dalla stampa presente in merito alla situazione italiana sui contagi da Covid.

I numeri, infatti, sembrano essere abbasrtanza allarmanti, almeno per quanto riguarda l’aumento dei contagi. Dal canto suo la Premier ha fatto sapere la propria posizione rassicurando che farà attenzione agli sviluppi, specie in questi periodi di freddo.

“Io sono sempre preoccupata per tutto quello che può accadere e monitoriamo tutto quello che può accadere, Covid compreso”.

In tale ottica anche il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha rassicurato: “Gli indicatori sono in lieve crescita, sia per quanto riguarda il numero di nuovi positivi che per l’impatto sulle strutture ospedaliere che resta tuttavia sotto controllo e non determina condizioni di criticità”.

I dati sul Covid

Al netto delle parole della Premier e di Zaia, a destare particolare preoccupazione sono i numeri relativi a quella che fino ad ora è stata una netta impennata dei contagi di Covid.

Infatti, nella settimana che va dal 30 novembre al 6 dicembre sono stati registrati ben 59.498 contagi, con un +14% rispetto alla settimana precedente. Anche gli altri campanelli d’allarme sono suonati: i decessi sono 307 (+5,5%) e il tasso di positività è salito al 20,9% (+2,1%).

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