La Premier Giorgia Meloni ha chiuso la manifestazione di Fratelli d’Italia ad Atreju replicando a tono agli attacchi e alle critiche.
Circa un’ora di discorso per Giorgia Meloni ad Atreju. Dal palco della manifestazione di Fratelli d’Italia, la leader del partito nonché Presidente del Consiglio non le ha certo mandate a dire ai detrattori. La Premier ha avuto modo di rispondere ai “nemici”, suoi e del Governo, e non sono mancati forti passaggi destinati anche a Romano Prodi, Elly Schlein e Maurizio Landini.
Giorgia Meloni, discorso ad Atreju: stabilità di Governo
Tra i primi passaggi del discorso di Giorgia Meloni dal palco di Atreju, quello orgoglioso sulla stabilità del Governo e sull’operato svolto fin qui: “Grazie per questo entusiasmo contagioso, ne abbiamo bisogno, quanto siete belli, quanta forza ci date”, ha esordito la Premier.
“[…] Ciascuno di noi è consapevole della responsabilità che ha sulle spalle, e noi onoreremo fino all’ultimo giorno il compito che ci è stato dato dagli italiani in questa nazione. Arriveremo compatti alla fine del governo e oltre”, ha aggiunto facendo riferimento al proprio mandato al timone dell’Italia.
“La stabilità di questo governo data dalla compattezza della sua maggioranza è il più grande elemento di discontinuità e il più grande elemento di forza nel quadro attuale, la stabilità garantisce la credibilità internazionale e quella autorevolezza senza la quale non è possibile produrre benessere”.
La replica ai “nemici”
Ma la Meloni non ha perso l’occasione anche per replicare ai suoi detrattori. Un primo passaggio è stato quello alla segretaria del Pd, Elly Schlein, mai citata apertamente. “Con questo governo c’è lo stanziamento per la sanità più alto di sempre. Il calcolo non è difficile, si fa perfino senza calcolatrice, che l’ultima volta non è andata bene (ride ndr)”, ha detto la Premier ricordando la gaffe a Porta a Porta da lei fatta in passato.
Spazio anche ad una replica su Maurizio Landini: “Capiamo la difficoltà del segretario generale della Cgil Maurizio Landini che è costretto ad alzare i toni perché i suoi argomenti sono deboli e anche perché non può dire la verità che gli scioperi non li fa per aiutare i lavoratori ma la sinistra solo che da parecchio tempo chi aiuta la sinistra non aiuta i lavoratori”, ha detto la Meloni.
Infine, frecciata diretta a Romano Prodi che aveva accusato la Meloni di essere apprezzata dai leader del mondo e dagli USA perché “obbedisce”: “Voglio dire a Romano Prodi che diverse cose che ha fatto nella sua vita, dalla svendita del’Iri a come l’Italia entrò nell’Euro, passando per il ruolo determinante nell’ingresso della Cina nel Wto, dimostrano che di obbedienza se ne intende parecchio. Da persone come lui abbiamo imparato che obbedire non porta bene né alla nazione né all’Europa, e abbiamo fatto una scelta diametralmente opposta”.