La premier Giorgia Meloni risponde alle critiche della sinistra dopo le comunali e l’approvazione del ddl Autonomia.
Dopo le recenti elezioni comunali e l’approvazione del ddl Autonomia, la premier Giorgia Meloni torna a usare toni forti e vittimistici, rispondendo alle critiche della sinistra con fermezza. In un lungo intervento sui social, Meloni ha sottolineato il suo impegno nel portare avanti le riforme, nonostante le accuse e gli attacchi personali ricevuti.
La stessa Premier parla del duro attacco subito: “Una parlamentare M5s ha evocato per per me Loreto e la sinistra manda in giro liste di proscrizione.“
Difesa del patriottismo e delle riforme
“La sinistra usa toni da guerra civile e liste di proscrizione,” ha dichiarato Meloni, accusando l’opposizione di adottare una strategia di difesa dello status quo per mantenere i privilegi di pochi a scapito della maggioranza degli italiani. “Noi siamo patrioti che sanno qual è il verso della bandiera quando si sventola e lavoriamo affinché tutti i cittadini abbiano gli stessi diritti.” Con queste parole, la premier ha voluto ribadire la sua determinazione a non farsi intimorire e a proseguire nel cammino delle riforme promesse.
Meloni ha poi risposto alle accuse mosse dalla sinistra riguardo la riforma del fisco e quella della giustizia, sottolineando come tali cambiamenti siano necessari per il bene della nazione. “Sul fisco hanno detto che eravamo amici degli evasori, ma la riforma non consente più al Parlamento di eleggere i membri del Csm,” ha affermato, criticando le accuse di deriva autoritaria mosse contro il governo.
Autonomia e critiche della sinistra
La premier ha inoltre ricordato che l’idea di attribuire maggiore autonomia alle regioni non è un’invenzione del centrodestra. “L’opposizione scomposta sull’autonomia è ridicola. Vale la pena di ricordare alcuni antefatti: l’idea di attribuire più autonomia non è un’invenzione del centrodestra e della sottoscritta, ma un principio presente in Costituzione con il titolo V, riforma varata nel 2001 approvata a colpi di maggioranza sotto il governo di Amato.“
Meloni ha evidenziato come le critiche mosse dalla sinistra siano in contraddizione con le riforme già attuate da governi precedenti della stessa area politica. “Occhetto 30 anni fa voleva il premierato, in pratica lui era più avanti della Schlein,” ha aggiunto, sottolineando come alcune delle proposte attuali siano in linea con idee passate della sinistra stessa.
Nonostante l’opposizione feroce, Meloni ha assicurato che il lavoro del governo continuerà senza indugi. “In meno di 20 mesi abbiamo avviato importanti riforme: quella del fisco, attesa da 50 anni, la riforma della giustizia, la riforma del premierato,” ha ricordato, ribadendo l’impegno del governo nel mantenere le promesse fatte agli italiani. “Noi rispettiamo gli impegni e continueremo a lavorare per il bene della nazione, senza farci intimidire da chi propone come unico programma lasciare tutto com’è.“
Con queste parole, la premier ha voluto rassicurare i cittadini sulla determinazione del governo nel portare avanti le riforme necessarie per il progresso del Paese, nonostante le difficoltà e le critiche.