Giorgia Meloni: il dato clamoroso che spiazza tutti

Giorgia Meloni: il dato clamoroso che spiazza tutti

Quante conferenze stampa ha tenuto Giorgia Meloni nel 2024 e perché il numero è significativamente inferiore rispetto ai suoi predecessori.

Nel 2024, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presenziato a sole tre conferenze stampa, un numero decisamente inferiore rispetto ai suoi predecessori. La consueta conferenza stampa di fine anno, che in genere si tiene entro dicembre, è stata posticipata al 9 gennaio 2025. Senza alcuna spiegazione ufficiale da Palazzo Chigi.

Giorgia Meloni

Un anno di comunicazione limitata

Lo scorso anno, la conferenza stampa di fine anno era stata inizialmente fissata al 21 dicembre 2023, poi rinviata al 28 dicembre per motivi di salute della premier legati a una “sindrome otolitica” e infine tenuta il 4 gennaio 2024. Quest’anno, invece, l’agenda non ha subito variazioni, ma l’incontro è comunque slittato oltre il consueto termine.

Questo ritardo non è passato inosservato. “Nell’anno solare 2024 Giorgia Meloni ha fatto meno conferenze stampa di Vladimir Putin. È un fatto molto triste per la qualità dell’informazione italiana ma nessuno dice nulla,” ha dichiarato Matteo Renzi sui social. Il leader di Italia Viva ha aggiunto: “Nelle vacanze di Natale è consuetudine che il Presidente del Consiglio tenga la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Non sono chiari i motivi per cui Giorgia Meloni abbia deciso di rinviare anche questo appuntamento: cosa ha da fare di così fondamentale in questi giorni per non incontrare la stampa come hanno fatto tutti i premier che l’hanno preceduta?”

Dopo la conferenza stampa del 4 gennaio 2024, che avrebbe dovuto chiudere l’anno precedente, Meloni ha atteso sei mesi prima di tornare a confrontarsi con i giornalisti. La seconda conferenza stampa dell’anno si è tenuta il 15 giugno, al termine del vertice dei Paesi del G7 in Puglia, e la terza il 16 settembre, a Roma, in occasione della visita del primo ministro britannico Keir Starmer. Quest’anno la premier ha evitato di tenere conferenze stampa su temi cruciali, come la presentazione della legge di Bilancio. Prevista per il 21 ottobre, questa conferenza è stata ufficialmente rimandata per “l’assenza del vicepremier Antonio Tajani, impegnato in una riunione del G7”. Ma non è mai stata recuperata secondo quanto riportato da fanpage.it.

Giorgia Meloni: il confronto con i predecessori

Il confronto con gli ex presidenti del Consiglio rende evidente la differenza nell’approccio comunicativo. “Tra giugno e novembre 2018, durante il governo giallo-verde, l’allora premier Giuseppe Conte partecipò a 13 conferenze stampa, mentre tra settembre 2019 e inizio marzo 2020 a 12,” sottolineano le cronache. Mario Draghi, tra marzo e luglio 2021, “tenne invece 11 conferenze stampa.” In confronto, il dato di tre conferenze stampa per Meloni appare estremamente ridotto.

Per sostituire questi incontri tradizionali, Meloni ha preferito i cosiddetti “punti stampa”, brevi momenti di confronto con i giornalisti a margine di eventi istituzionali, anche all’estero. Tuttavia, “a differenza delle conferenze stampa, i punti stampa sono molto più brevi, le risposte possono essere meno dettagliate, ed è molto più complicato per i giornalisti incalzare la premier in caso di risposte incomplete o evasive.”

La scelta di Meloni di ridurre le conferenze stampa ha sollevato dubbi sulla trasparenza e la qualità della comunicazione istituzionale. Nel 2024, la presidente del Consiglio ha privilegiato altre modalità di dialogo. Ma la critica più ricorrente rimane quella di aver limitato lo spazio per un confronto approfondito e democratico con i media.