Giorgia Meloni convoca un vertice politico con Tajani e Salvini per affrontare le sfide del nuovo anno politico.
Con l’estate ormai alle spalle, Giorgia Meloni si prepara a rientrare a Palazzo Chigi per affrontare una nuova stagione politica. Il 30 agosto, la premier terrà un vertice cruciale con gli alleati Antonio Tajani e Matteo Salvini, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sul programma di governo. Il vertice sarà l’occasione per superare le tensioni sorte durante l’estate e per fare il punto su temi centrali come le concessioni balneari, la Rai e la situazione in Liguria.
Giorgia Meloni, Tajani e Salvini: ripresa del programma di governo
Dopo un periodo di pausa estiva, è tempo di tornare alle questioni più urgenti. Meloni ha chiarito che questo non è il momento per piantare bandierine ma per dimostrare responsabilità. Il programma di governo, con un focus particolare sulle misure per famiglie e imprese, sarà al centro delle discussioni. Nonostante i margini di manovra siano stretti a causa dell’alto debito e delle nuove regole del Patto di Stabilità, l’obiettivo resta quello di rafforzare le politiche economiche.
Un tema che potrebbe creare divisioni tra gli alleati è quello delle pensioni. La Lega spinge per un’uscita anticipata, mentre Forza Italia punta ad aumentare le minime. Tuttavia, sembra che la discussione su questo punto verrà posticipata, in favore di questioni più immediate come la Rai e le concessioni balneari.
La questione Rai e le concessioni balneari
Tra i nodi più delicati che verranno affrontati durante il vertice, c’è la questione delle nomine Rai. Con il Consiglio di Amministrazione scaduto e la presidente dimissionaria, è necessario avviare le procedure per le nuove nomine. Meloni ha già un piano: l’attuale direttore generale, Giampaolo Rossi, dovrebbe diventare amministratore delegato, mentre Simona Agnes, vicina a Forza Italia, potrebbe assumere la presidenza. Tuttavia, resta da vedere se ci sarà consenso all’interno della maggioranza.
Un’altra questione spinosa riguarda le concessioni balneari. L’Unione Europea spinge per l’apertura delle gare, ma la maggioranza italiana ha promesso proroghe ai concessionari attuali, il che potrebbe portare a scontri con Bruxelles. Con il dossier balneare a un passo dalla Corte di Giustizia, il decreto salva-infrazioni potrebbe subire ulteriori ritardi.