Premierato, Salvini, Superbonus e von der Leyen. Giorgia Meloni esce allo scoperto e svela le sue carte sui temi caldi della politica italiana.
Non ha fatto mancare le dovute precisazioni su ogni tema possibile in merito alla attualità politica italiana la Premier Giorgia Meloni. Intervenuta a ‘Porta a Porta’, con Bruno Vespa, la Presidente del Consiglio ha discusso di premierato, rapporti con Salvini e von der Leyen ma anche Superbonus e molto altro.
Giorgia Meloni: da Salvini alla von der Leyen
Tra i primi passaggi della Meloni con Vespa, alcuni chiarimenti sui rapporti con Matteo Salvini e Ursula von der Leyen.
Sul vicepremier e la norma ‘salva-case’: “Salvini mi accennò qualcosa diverso tempo fa, poi ho visto che oggi (ieri ndr) ha ribadito che sta lavorando a questa norma ma non la conosco, non sono in grado esprimere giudizio”, ha tagliato corto la Presidente del Consiglio.
Sulla von der Leyen: “Ho costruito una doverosa collaborazione istituzionale con von der Leyen perché devo portare risultati a casa per l’Italia”. Eppure in vista delle elezioni: “Quelle sono un’altra cosa. Von der Leyen è la candidata del Ppe, io sono presidente dei Conservatori Europei, che potrebbero anche avere un loro candidato alla presidenza della commissione, questa è una decisione che dobbiamo ancora prendere”.
Premierato e Superbonus
La Meloni ha poi tenuto a difendere la propria linea sul premierato, attaccato dalla sinistra che, a detta sua, vorrebbe “un sistema in cui riescano a governare anche quando perdono le elezioni”.
Sul Capo di Stato: “Vogliamo introdurre anche la sua elezione diretta? Non solo non ne sarei contraria ma quella era la mia idea iniziale di riforma”.
Infine passaggio chiaro sul Superbonus e il taglio resosi necessario: “Il Superbonus e gli altri bonus edilizi sono costati quasi 200 miliardi. Una legge finanziaria vale tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Che cosa abbiamo fatto con queste risorse? Ristrutturato meno del 4% del patrimonio immobiliare, in prevalenza seconde case, con un costo di 135 euro su ogni cittadino, neonati compresi”.